Azione urgente. Colombia: Brutale attentato contro leader indigena
La redazione
Nel Cauca, l’esercito colombiano ha compiuto un brutale attentato contro la vettura di Aida Quilcuè. L’appello alla società civile ed alle organizzazioni ed istituzioni italiane.
All'alba di stamattina a San Pedro, nel Cauca, l'esercito colombiano ha compiuto un brutale attentato contro la vettura di Aida Quilcuè, Consigliera Maggiore del Consiglio Indigeno Regionale del Cauca – CRIC sparando 17 colpi di arma da fuoco contro l'auto. La leader indigena si è salvata per miracolo ma è rimasto ucciso nell'attentato suo marito Edwin Legarda.
Si tratta di un attentato brutale compiuto dall'esercito colombiano con la chiara intenzione di reprimere la protesta sociale che sta montando in Colombia negli ultimi mesi uccidendo in maniera selettiva i leader più rappresentativi. L'attentato dimostra come sia pratica usuale dell'esecutivo di Uribe il ricorso all'omicidio politico, ai massacri, alle sparizioni forzate per soffocare ogni voce di protesta, in particolare se si considera che il CRIC è stato uno dei protagonisti delle straordinarie mobilitazioni indigene che hanno percorso la Colombia da settembre a questa parte per contestare le politiche del governo e l'imposizione dei trattati di libero commercio e difendere i diritti dei popoli alla terra e all'autodeterminazione.
Pubblichiamo il comunicato della ONIC – Organizzazione nazionale Indigena di Colombia e la testimonianza inviata dalla Colombia da Simone Bruno.
Allo stesso tempo, lanciamo un appello alla società civile ed alle organizzazioni ed istituzioni italiane chiedendo:
– di inviare lettere di solidarietà firmate indirizzate ad Aida Quilcuè, al CRIC e alla ONIC agli indirizzi mail consejeria@cric-colombia.org, info@cric-colombia.org e mision@onic.org.co con il testo "Expresamos nuestro dolor y cercanìa a la compañera Aida Quilcuè y a los compañeros y compañeras indigenas de Colombia y del Cauca para la continua agresiòn cometida por el estado y las fuerzas armadas en contra de su derecho a la libertad, a la vida y a expresar sus opiniones y su oposicion pacifica al regimen de violencia, terror y impunidad que vive Colombia. Condemnamos la actitud criminal del estado colombiano y pedimos que se haga justicia para todas las victimas del conflicto en Colombia, en particular por cuantos pagaron con la vida su compromiso en defensa de los derechos de los pueblos y de la Madre Tierra".
– di sostenere i Progetti di A Sud in appoggio alle comunità resistenti colombiane
Emergenza Nukak
Cena di solidarietà – 21 dicembre
– di inviare il seguente testo firmato con nome, cognome, organizzazione di appartenenza (se del caso) agli indirizzi:
Ambasciatore colombiano in Italia: eroma@cancilleria.gov.co
Ministro degli Affari Esteri del Governo italiano: segr-co@cert.esteri.it,
Foro Permanente dell' Onu sulle Questioni Indigene: indigenouspermanentforum@un.org
Testo della lettera:
oggetto: AZIONE URGENTE – COLOMBIA. GRAVE ATTENTATO CONTRO LEADER INDIGENA
E' con immenso dolore ed indignazione che riceviamo la notizia del brutale attentato commesso dall'esercito colombiano contro Aida Quilcuè, Consigliera Maggiore del Consiglio Regional Indigeno di Colombia – CRIC, che ha causato la morte di suo marito Edwin Legarda. Esprimendo la nostra solidarietà a Aida Quilcuè, al CRIC e alla ONIC – Organizzazione Nazionale Indigena di Colombia – condanniamo con forza e la brutalità dell'attentato e i comportamenti criminali del governo di Uribe che continua a credere che la protesta sociale possa essere sedata con il sangue.
Condanniamo ogni forma di violenza e di repressione poste in atto dalle forze armate e dal governo colombiano contro le mobilitazioni sociali. Allo stesso tempo esprimiamo la nostra indignazione per le continue minacce, il clima di terrore, i continui massacri commessi contro i popoli indigeni della Colombia. Denunciamo a livello internazionale la disastrosa situazione di violazione dei diritti umani, mantenuto in Colombia dalle alte sfere di potere.
Chiediamo alla comunità internazionale, all'Unione Europea e al Governo Italiano di esercitare pressioni sul governo colombiano affinchè cessi di reprimere le proteste sociali e di ricorrere all'eliminazione fisica di tutti coloro che in Colombia continuano elevano voci di dissenso e lavorano per costruire un mondo diverso.
Esigiamo che il governo colombiano indaghi rapidamente sull'attentato di oggi e provveda a fare piena luce sull'uccisione di Edwin Legarda, garantendo al contempo protezione a tutti i dirigenti sociali ed indigeni della Colombia ed in particolare del Cauca.