Autorizzato nuovo insediamento israeliano in Cisgiordania
la Repubblica
Netanyahu “risarcisce” i coloni di Amona, sfrattati due mesi fa su ordine della Corte suprema. La decisione è la prima del genere dopo 20 anni e ha provocato immediatamente proteste e reazioni preoccupate.
Nuovo strappo del governo israeliano sulla politica degli insediamenti nei Territori occupati. Con un voto unanime il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato ieri sera la costruzione di un nuovo insediamento ebraico in Cisgiordania, il primo da 20 anni a questa parte. Il nuovo insediamento sorgerà vicino a quello già esistente di Shiloh, sempre in Cisgiordania, non lontano da Ramallah e sarà destinato a duemila persone. Il gabinetto di sicurezza – scrive il quotidiano online ‘The Times of Israel’- ha anche reso noto che circa 222 acri di territorio in Cisgiordania saranno registrati come terra dello Stato ebraico.
La decisione è stata presa per mantenere la promessa fatta dal premier Benyamin Netanyahu ai residenti di Amona al momento del loro sgombero forzato circa due mesi fa. L’avamposto di Amona venne fatto demolire dalla Corte Suprema di Israele perché era stato edificato illegalmente sui terrendi di privati cittadini palestinesi. Nelle trattative in corso con l’amministrazione Usa sugli insediamenti in Cisgiordania, Netanyahu – hanno ricordato i media israeliani – ha fatto presente agli americani la situazione e il fatto che per lui fosse impossibile non mantenere la promessa.
Fonte: www.larepubblica.it
31 marzo 2017