Kabul dieci anni dopo
Kabul sarebbe una città bellissima. Ma oggi è ancora tutta da sognare. E da disegnare. Come l’intero Paese.
Kabul sarebbe una città bellissima. Ma oggi è ancora tutta da sognare. E da disegnare. Come l’intero Paese.
Tonio Dell’Olio racconta di essere in Afghanistan “con una missione della Tavola della pace e di Peaceful Tomorrows per fare un gesto di solidarietà con il popolo afgano e per rendere omaggio a tutte le vittime della guerra e del terrorismo”.
Da sabato 19 giugno fino a giugno 2014 l’Italia farà parte dei 47 Stati membri del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite. L’ONU chiede al nostro Paese di fornire risposte nei fatti, noi cosa rispondiamo?
E finalmente capiremo la natura che prende parte alla festa degli uomini. O gli uomini che partecipano alla festa del creato.
E finalmente capiremo la natura che prende parte alla festa degli uomini. O gli uomini che partecipano alla festa del creato.
È partita ieri dalla città di Cuernavaca la lunga marcia che porterà centinaia di cittadine e cittadini messicani fino a Città del Messico. 85 km per reclamare “la pace fondata nella giustizia e la dignità”.
“Giornata di lutto e di silenzio. Nel mare sono naufragate le vite e le speranze di troppa gente che cercava pane scappando dalla guerra”. L’editoriale di Tonio dell’Olio.
Il 19 marzo a Potenza la XVI giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie “non può essere un rituale, una consuetudine, un appuntamento routinario. Il 21 marzo si accendono i riflettori sui luoghi in cui “la mafia non esiste””.
Firma anche tu l’appello di Amnesty per chiedere protezione per Padre Solalinde.
All’articolo 54 è scritto che “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. Basta questo per comprendere le inadempienze di un presidente.
“Per tanti il lavoro è la vita e senza il lavoro non ci può più essere nemmeno la vita”; Tonio dell’Olio dà voce al grido di P.C. che si è suicidato dopo aver perso il lavoro.
Perché globalizzazione e competizione devono coniugarsi con la convenienza e non con i diritti? Persino in Italia gli operai sembrano costretti a rinunciare a parte dei propri diritti sotto la minaccia e lo spettro della chiusura e del licenziamento.