Non colpiamo le inchieste investigative di Rai News 24
La programmazione ne ha via via ridotto gli spazi, emarginandola, svuotandone i contenuti, costruendo modelli “leggeri” ben lontani dall’affrontare in profondità temi e segreti scottanti.
La programmazione ne ha via via ridotto gli spazi, emarginandola, svuotandone i contenuti, costruendo modelli “leggeri” ben lontani dall’affrontare in profondità temi e segreti scottanti.
La programmazione ne ha via via ridotto gli spazi, emarginandola, svuotandone i contenuti, costruendo modelli “leggeri” ben lontani dall’affrontare in profondità temi e segreti scottanti.
La morte di una persona, semplice o importante che sia, richiede sempre rispetto umano e civile, ma per un uomo come Francesco Cossiga esige anche contributi di testimonianza e di verità…
Sono in gioco scelte che incideranno in ogni caso nel panorama dell’Italia, sul suo assetto politico e sociale, sulle basi stesse delle istituzioni costituzionali che reggono il Paese.
Il messaggio della giornata del silenzio capovolge l’assunto di quanti temevano un effetto controproducente per chi invoca il diritto di parlare e denunciare nei confronti di coloro che vogliono imporre il bavaglio alle notizie.
L’appello lanciato dal Premio Alpi: verità e giustizia per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, assassinati 16 anni fa a Mogadiscio mentre conducevano una difficile inchiesta sui traffici d’armi e rifiuti tossici fra Italia e Somalia.
Dopo l’approvazione in Senato del Ddl sulle intercettazioni ripubblichiamo l’editoriale del Direttore Roberto Morrione per ribadire la nostra contrarietà ad una legge che imbavaglia la stampa e toglie ai giudici e alle forze dell’ordine uno strumento fondamentale per contrastare la criminalità organizzata.
Libera Informazione, dichiara Roberto Morrione, è in prima linea nella battaglia in corso per far ritirare il disegno di legge sulle intercettazioni…
Da 18 anni, il 23 maggio, il grande albero davanti a casa Falcone a Palermo si riempie di messaggi rivolti all’uomo che, insieme con Paolo Borsellino, più rappresenta nell’immaginario degli italiani il sacrificio di chi è morto in nome dello Stato per difendere la democrazia dal potere criminale.
Da 18 anni, il 23 maggio, il grande albero davanti a casa Falcone a Palermo si riempie di messaggi rivolti all’uomo che, insieme con Paolo Borsellino, più rappresenta nell’immaginario degli italiani il sacrificio di chi è morto in nome dello Stato per difendere la democrazia dal potere criminale.
“L’Italia è una Repubblica autocratica, fondata sulla corruzione e l’evasione fiscale”. L’articolo 1 della Costituzione, per paradosso, potrebbe essere riformulato così, se andasse in porto l’offensiva contro la Carta fondamentale della nostra democrazia messa in atto dal sistema di potere costruito da Silvio Berlusconi…
I fatti di Rosarno hanno bussato nello stesso tempo alla ragione, al cuore e alla coscienza degli italiani, lasciandovi un segno indelebile.