Fiera delle armi: passerella inaccettabile!
HIT Show 2020: una fiera che si configura come un’abile operazione ideologico-culturale per promuovere la diffusione delle armi.
HIT Show 2020: una fiera che si configura come un’abile operazione ideologico-culturale per promuovere la diffusione delle armi.
Approvata mozione di maggioranza per il blocco immediato delle esportazioni di bombe e missili ai due Paesi coinvolti nel drammatico conflitto in Yemen, con richiesta al Governo di attivarsi per un embargo europeo.
Il forte sospetto è che la nave saudita carichi bombe “made in Sardegna” destinate alle forze armate saudite per la guerra in Yemen.
Grazie alla mobilitazione cittadina, la nave Bahri Yanbu è partita dal porto di Genova senza materiali militari italiani. Ma sono in arrivo altre navi simili della stessa compagnia: manteniamo alta l’attenzione nei porti liguri e chiediamo di estenderla a tutti i porti e aeroporti. Appello a Governo e Parlamento.
La nave saudita «Bahri Yanbu», carica di armi che rischiano di essere utilizzate anche nella guerra in Yemen, attraccherà a Genova il 18 maggio.
Presentate a Roma le iniziative della società civile contro la partecipazione italiana al programma Joint Strike Fighter. Anche il Governo Conte ha sottoscritto contratti per la continuazione degli acquisti e nei prossimi mesi dovrà essere presa la decisione definitiva. In gioco fin da subito 3,7 miliardi che potrebbero arrivare a 10 (per solo acquisto). Se non si cambierà rotta. Le alternative possibili: welfare, lavoro, istruzione, diritti, ambiente.
Documento conclusivo del Convegno “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità” che si è svolto a Roma il 1 marzo 2019
Due settimane di incontri all’ONU tra governi e società civile per capire come diminuire e porre sotto controllo la violenza derivante da oltre un miliardo di armi leggere diffuse nel mondo.
Le politiche di esternalizzazione dei confini promosse dall’UE avvantaggiano l’industria della sicurezza ma provocano costi umani e di sviluppo altamente dannosi.
Fondazione Banca Etica e Rete Disarmo azionisti critici all’assemblea di Leonardo: “Puntare sul business militare fa male al bilancio e aumenta rischi di corruzione”.
Nella Relazione al Parlamento prevista dalla legge 185/90: 10,3 mld€ di autorizzazioni e 2,7 mld€ di trasferimenti definitivi nel corso del 2017. Ai vertici della classifica dei Paesi destinatari di autorizzazioni il Qatar, seguito da Regno Unito, Germania, Spagna, USA e Turchia. Oltre il 57% delle vendite a Paesi non EU e non NATO.
Pubblicati i dati SIPRI con stime che evidenziano una crescita dell’1,1% rispetto all’anno precedente.