Diego Cipriani, direttore dell’Unsc dal 2006 al 2008, fa il punto sulla situazione attuale delll’istituto indicando la strada da seguire in futuro: “Sogno il giorno in cui il nostro ministero della Difesa comprenderà anche quella nonviolenta”.
Il delegato al welfare dell’associazione dei comuni italiani chiede l’impegno di Governo e partiti affinché “politiche sociali e welfare locale diventino una priorità dell’agenda politica”.
Il sottosegretario: “La priorità del governo è reperire risorse per gli ammortizzatori sociali”. E sulla non autosufficienza, “mi piacerebbe dire che avremo il piano nazionale ma non credo che ci riuscirò”.
Il ministro a Roma per un convegno. E sui finanziamenti: “Lo 0,12% di risorse disponibili per il 2012 rappresentano un punto di partenza talmente basso che risalire non sarà difficile”. Annunciata una conferenza nazionale per fine maggio.
Cécile Kashetu Kyenge, congolese, 44 anni, dal 1983 in Italia dove si è specializzata in medicina oculistica, è la portavoce della Rete nazionale dei comitati per il 1° marzo: “Chiediamo l’abolizione della Bossi-Fini”.
Il portavoce Olivero: “Chiudere l’Agenzia e affidarne le competenze al ministero del Lavoro è un brutto segnale politico, significa ridurre il terzo settore al solo ambito del welfare”.
Il ministro ha risposto a due interrogazioni urgenti: il prossimo anno non partiranno nuovi volontari, colpa della ”sfavorevole congiuntura economica”. Governo al lavoro per trovare risorse
L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati: “Questa sentenza costituisce un’importante indicazione. Ci auguriamo che rappresenti un punto di svolta per ciò che riguarda le responsabilità degli Stati e la gestione dei flussi migratori”.
La replica del presidente, Stefano Zamagni: “Occorre mantenere la terzietà dell’Agenzia, altrimenti non ha senso. Se le funzioni vengono assorbite dal ministero la sua natura cambia e serve un provvedimento di legge”.
La Corte europea dei diritti umani ha contestato la violazione dell’articolo 3 della Convenzione sui diritti umani, quello sui trattamenti degradanti e la tortura e stabilito il divieto di respingimento collettivo.
Nel 2011 le richieste d’asilo sono state 33.576. Delle 24.233 esaminate, 10.520 hanno avuto esito negativo. Asilo politico concesso solo a 1.959 profughi. Boldrini (Unhcr): “Dalla Libia fuggite 1,3 milioni di persone”.
Eurostat: il 23% sono persone in età da lavoro e il 20% anziani. Le percentuali (i dati si riferiscono all’anno 2010) sono registrati in Bulgaria (42%), Romania (41%), Lettonia (38%).