PAOLA CARIDI - INVISIBLEARABS.COM


Da Havel a Tahrir. Il potere dei senza potere

Ovvero, il potere dei senza potere… ricordando il samiszdat più importante della dissidenza euro-orientale. Vaclav Havel non è stato tanto l’ultimo presidente della Cecoslovacchia, ma una delle più alte espressioni di una opposizione individuale che sfida carcere e omologazione.

E’ l’islam politico, bellezza…

Non è un caso che tra le prime reazioni alla buona performance del Partito Libertà e Giustizia, formazione che è diretta filiazione dell’Ikhwan egiziano, ci sia stata quella di Moussa Abu Marzouq, il numero due del bureau politico e lo stratega di Hamas.

Cibo per la mente

Aspetto i risultati ufficiali in Egitto, previsti per questa sera, per scrivere quello che penso: niente di eclatante, solo qualche puntualizzazione sull’islamismo e sul buon successo (non del tutto sorprendente…) dei partiti salafiti.

Le braccia di Mona. E la violenza sulle donne

Hanno spaccato le braccia a Mona el Tahawy, notissima giornalista con doppia nazionalità, egiziana e americana. 12 ore nel ministero dell’interno egiziano. Pestaggio e molestia sessuale. La storia di Mona, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

La vera storia di Tahrir

Uno dei “ragazzi di Tahrir” descrive la storia degli ultimi quattro giorni. Dalla prima manifestazione di venerdì agli scontri. Di seguito da “La Stampa” c’è un articolo di Paola Caridi sui settori islamisti, Tahrir, le spaccature…

Battaglia a Tahrir

Il significato politico dello scontro di Tahrir è chiaro. Il Consiglio Militare Supremo vuole stringere i tempi e consolidare un potere che ha sempre più il sapore della controrivoluzione e del tentativo di recuperare almeno pezzi del vecchio regime.

Summit palestinese all’orizzonte

Abbas e Meshaal si dovrebbero incontrare a fine mese al Cairo. La riconciliazione prosegue.

L’UNESCO, la Palestina e la Storia

Cambierà – per Israele e Palestina – anche la narrativa, come dicono gli inglesi. L’ammissione della Palestina nell’UNESCO non è un fatto simbolico. Perché la cultura è politica, l’archeologia altrettanto. E così anche il modo di raccontare la Storia.

La sfida delle bandiere (turche) a Gerusalemme

Esporre bandiere, a Gerusalemme, è un vero e proprio atto di disobbedienza civile. Non solo quando le bandiere sono palestinesi, nel cuore di Gerusalemme est. Ma ora anche quando sono turche. E a campeggiare, ora, sono anche le gigantografie di Erdogan. Neo-ottomanismo?

Le rivoluzioni e i dittatori

E’ il primo giorno, per la Libia, senza Gheddafi. Per la Libia – così come è già successo in Tunisia e in Egitto – si apre un nuovo capitolo della sua storia. E sempre in questo 2011, l’anno della tempesta perfetta nel mondo arabo.

Hamas rilascia Shalit

Israele libera 477 detenuti palestinesi. Appunti su uno scambio delicato. A seguire, un post sulle debolezze dei 3 protagonisti: Israele, Hamas, Egitto. Sono state queste debolezze a rendere possibile l’intesa.

Tra Camp David e il Sinai

Egitto, Israele, Camp David, Sinai. Qualche precisazione per interpretare meglio quello che sta succedendo, e quello che succederà.