Voci, gossip e strategie
È in atto, sin dallo scoppio delle rivoluzioni tunisina ed egiziana, ma direi anche da ben prima, una strategia di contenimento della Fratellanza Musulmana egiziana che va oltre i confini nazionali.
È in atto, sin dallo scoppio delle rivoluzioni tunisina ed egiziana, ma direi anche da ben prima, una strategia di contenimento della Fratellanza Musulmana egiziana che va oltre i confini nazionali.
Tutto in poche ore. Così com’è successo altre volte. L’annuncio di un viaggio: personaggi eccellenti nello stantio panorama politico palestinese che si muovono dalla Cisgiordania e dall’Egitto, ed entrano a Gaza.
Da Tahrir a Emaar Square. Il titolo dell’articolo del Guardian è di quelli che attirano l’attenzione di chi, come me, è affascinata da come lo spazio urbano diventa protagonista a suo modo della storia.
Troppe parole. Ci sono troppe parole sull’Egitto. Troppe parole e poche immagini.
A scorrere le foto che immortalano i cambiamenti di regime, i giovani sono assenti. Espunti dall’obiettivo.
Com’è consuetudine, le elezioni israeliane sono riuscite a sorprendere non solo gli analisti, ma anche i sondaggisti. C’è, però, un segnale nuovo: ci sono state meno stellette, meno generali, insomma.
Se la E1 e quello che succede sulla terra pietrosa ai margini di Gerusalemme interessa così profondamente il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, perché l’argomento non ha dignità sui giornali italiani?
Analisi per il dossier Ispi 2013 “Il Rischio Babele”: Gaza, Hamas, Israele, lo Stato di Palestina. Cosa ci si deve aspettare per il prossimo anno? La continuazione di un conflitto a bassa intensità, oppure qualcosa di diverso?
Non si può capire quello che sta succedendo in questi giorni attorno al palazzo presidenziale di Heliopolis, al Cairo, senza riandare con la memoria (storica) al referendum del marzo 2011.
Cosa succede dentro Hamas? C’è una parola che è tornata in auge nella retorica di Hamas, durante l’ultima guerra di Gaza, ed è muqawwama: resistenza.
Grazie al cielo la tregua è stata raggiunta, ed è entrata in vigore alle 20 ora italiana. Spero, anche se in Medio Oriente sperare è semplicemente un lusso.
Paola Caridi parla di Hamas, di Israele, di elezioni, di Egitto e di geopolitica, mentre si susseguono raid e cannoneggiamenti dal mare, tutti verso Gaza.