Luci ed ombre dell’immigrazione in Italia
L’Italia, come è noto, è da alcuni anni il terzo paese europeo per stranieri che vi risiedono più o meno stabilmente con quasi cinque milioni di persone.
L’Italia, come è noto, è da alcuni anni il terzo paese europeo per stranieri che vi risiedono più o meno stabilmente con quasi cinque milioni di persone.
Settant’anni fa avvenne il massacro nelle Fosse Ardeatine, persero la vita 335 prigionieri italiani.
Walter Lippmann nel 1922 definì sinteticamente il fondamento di una “teoria democratica dell’opinione pubblica”.
Oggi, a 70 anni di distanza la passione per “l’uomo fatale” non è stata ancora ripudiata.
L’affare criminale internazionale sul traffico degli esseri umani procura ai suoi organizzatori un profitto di oltre 32 miliardi di dollari l’anno ed è una sfida che richiede un impegno coordinato dei governi e delle organizzazioni internazionali.
Le promesse del precedente governo, e ora di quello attuale, per migliorare le normative su riciclaggio e auto-riciclaggio,sul voto di scambio, sul concorso esterno sono rimaste e sono ancora lettera morta.
I termini della questione sono chiari ma se non cambiamo i protagonisti, gli attori sociali principali,la qualità dei meccanismi,sarà difficile proseguire il cammino europeo e nazionale.
I comuni italiani vengono sciolti dal Nord al Sud per inquinamento di Cosa Nostra e delle altre associazioni criminali. E non si procede in nessun modo con un programma adeguato e generalizzato di educazione civile.
La verità è che sarà necessario lavorare in un ampio schieramento per il ripristino della normale dialettica democratica di fronte a chi difende l’egemonia del populismo e di quelle regole non scritte che escludono la società civile…
“…c’è una difficoltà notevole di uscire dal torpore e dall’assenza di stimoli che ha caratterizzato il ventennio che si sta concludendo con il lento e difficile tramonto del populismo autoritario di Silvio Berlusconi”.
Dobbiamo renderci conto di quello che ci aspetta se la nuova legge passerà. Non si tratta di una battaglia che riguarda soltanto magistrati e giornalisti ma tutti quelli che, negli ultimi settanta anni, hanno goduto di una certa libertà di espressione.
L’assemblea che si svolgerà nei prossimi giorni (da domani venerdì 22 a domenica 24 gennaio) ad Acquasparta riguarda il destino della costituzione repubblicana e i doveri degli italiani.