Bambine, non kamikaze
Assistiamo inermi all’utilizzo di bambini per i peggiori dei crimini e non solo del reclutamento come soldati, mi sorprende la leggerezza con cui utilizziamo certi termini.
Assistiamo inermi all’utilizzo di bambini per i peggiori dei crimini e non solo del reclutamento come soldati, mi sorprende la leggerezza con cui utilizziamo certi termini.
Nell’indifferenza generale dei media l’Unicef ha presentato un Rapporto sull’intervento umanitario 2015, un appello per raggiungere 62 milioni di bambini a rischio nelle crisi umanitarie nel mondo.
Oggi è un giorno di lutto per il mondo, ancora bambini trucidati dall’odio, innocenti presi in ostaggio per colpe non loro. La scuola è vita, non morte, non ci stancheremo mai di dirlo.
Grande preoccupazione e sgomento per il rapimento delle due volontarie italiane in Siria, dove è in corso uno dei conflitti piu cruenti degli ultimi decenni che, accanto alla crisi di Gaza, deve tornare prepotentemente sui tavoli della comunità internazionale.
Conflitti dimenticati, violenze subite, stragi taciute: parliamone, senza drammi, potremmo aiutare una generazione di italiani a crescere più forti, più veri e soprattutto più consapevoli. Le vittime delle guerre ci riguardano, il nostro Paese lo sa bene.