Prossima fermata: Sudafrica
Ogni anno, sono decine di migliaia le persone che tentano di dare una svolta alla loro vita, approdando nel “paese arcobaleno”. Molti sono mozambicani e indocumentados. Abbiamo seguito le loro tracce.
Ogni anno, sono decine di migliaia le persone che tentano di dare una svolta alla loro vita, approdando nel “paese arcobaleno”. Molti sono mozambicani e indocumentados. Abbiamo seguito le loro tracce.
Un accordo che ribadisce l’impegno per la pace: lo hanno sottoscritto Juba e Khartoum, preoccupati per la situazione in Sud Sudan. Carestia, siccità, scontri clanici, petrolio, contese territoriali: il paese rischia una grave crisi umanitaria.
Numerosi gli arresti di deputati dell’Mdc da parte della polizia dello Zimbabwe. Il partito del presidente Robert Mugabe cerca di avere così mano libera in parlamento.
Numerosi gli arresti di deputati dell’Mdc da parte della polizia dello Zimbabwe. Il partito del presidente Robert Mugabe cerca di avere così mano libera in parlamento.
Niente sbarchi a Lampedusa: i migranti riempiono le carceri libiche. Dove vengono maltrattati, torturati e uccisi.
Nuovi scontri nella regione di Abyei: coinvolti 300 miliziani di clan diversi per il controllo delle terre. Carestia, siccità, scontri, petrolio, tensione politica con Khartoum: in Sud Sudan ci sono tutti gli elementi per una grave crisi umanitaria.
Manifestazioni in tutte le principali città: dipendenti pubblici, autisti, ferrovieri e netturbini. Chiedono un aumento adeguato dei salari all’inflazione, causato dalla grave recessione economica. Scongiurato per ora lo sciopero dei minatori.
Onu, Ua e Francia hanno già inviato i loro mediatori per cercare una soluzione diplomatica. Oltre 120 morti in due settimane per le proteste contro il governo. E l’apertura di un dialogo sembra davvero lontana: il leader dell’opposizione Rajoelina ha nominato un “suo” governo.
In migliaia hanno lasciato N’Djamena per rifugiarsi in Camerun e Nigeria, inascoltati per ora gli appelli a rientrare lanciati dalle autorità ciadiane. Dopo un’iniziale cautela, la Francia ha sciolto le riserve e ha deciso di appoggiare il presidente Deby. Ma tutto ha un prezzo.Le testimonianze da Kousseri e da N’Djamena.