MISNA


Rio+20: società civile respinge documento finale

Un documento ridotto a 49 pagine, privo di qualsiasi impegno vincolante: è quello che ci si attende in conclusione della Conferenza dell’Onu sullo sviluppo sostenibile (Rio+20) che si chiude oggi a Rio de Janeiro.

Uccidono anche le mine “italiane”

Mine anti-uomo di fattura italiana o di modello italiano sono state impiegate di recente nella zona di confine tra Sudan e Sud Sudan.

Piazza Tahrir in fermento, appelli a proteggere la rivoluzione

Migliaia di persone stanno affluendo nella zona per partecipare alla protesta indetta dagli attivisti e sostenitori della rivoluzione, contro la sentenza per l’uccisione dei manifestanti durante le rivolte di piazza che portarono alla caduta del vecchio regime.

Strage di Houla, minacce di veti e guerra di diplomazie

Attenta sintassi diplomatica per condannare la strage di Houla senza incorrere nell’eventuale veto della Russia. Il testo dell’Onu non condanna nessuna delle parti in conflitto ma chiede al governo siriano di cessare con effetto immediato l’uso di armi pesanti in centri abitati e di rimandare le sue truppe all’interno delle caserme.

Fame e agricoltura, il G8 ennesima delusione

Si è soltanto trattato dell’ennesima riunione farsa dei cosiddetti grandi del pianeta: hanno aggiunto altre promesse fasulle a quelle già formulate in passato ma mai attuate, a cominciare dai finanziamenti.

Da Kosti al sud senza il bagaglio di una vita

A preoccupare è soprattutto la sistemazione dei migranti, che arrivano in uno dei paesi più poveri del mondo con due valige stracariche e qualche confezione di biscotti regalata dalle agenzie umanitarie.

Presidenziali: tensioni, esclusi eccellenti e colpi di scena

Scontri, vittime, coprifuoco: le immagini che giungono in questi giorni da Abasseya, al Cairo, hanno riportato alla memoria i momenti più cupi della contestazione al regime di Mubarak, quando cariche della polizia e arresti arbitrari erano all’ordine del giorno.

La speranza inizio di un cammnino

Intervista a Romano Prodi. L’Africa è ancora il più grande problema del mondo. È il continente più povero, con gli indici più arretrati. Ma cosa c’è finalmente oggi? C’è la speranza. D’improvviso.