LA REDAZIONE, CITAZIONE DI ALDO CAPITINI


Perché le marce della pace?

“Ho nominato la marcia Perugia-Assisi. Perché le marce della pace? Non basterebbe un convegno, uno scambio di idee, un comizio, un giornale? Le marce aggiungono altro: sono un accomunamento dal basso e nel modo più elementare, che perciò unisce tutti, nessuno escludendo; sono un’estrinsecazione fisica disciplinando il corpo ad un’idea […]

Vincere la tentazione di fare una cosa in pochi

“Era come una tentazione che dovevo vincere – quella di fare una cosa in pochi, molto pochi (meno dei “cinquecento” di “Critica d’oggi”!) -, in nome di quello sforzo da fare per arrivare al maggior numero di lontani e periferici (le “donne vestite a lutto”), in un periodo di crescente […]

Raccordarci con gli uni e con gli altri

“Consumare tante energie e tanto tempo, quando ho molto da studiare per l’insegnamento e libri da terminare, impostare una marcia che non avrei potuto fare a piedi per intero per ragioni di salute, mettere la “qualità” a rischio di essere fraintesa, esporre me stesso a calunnie e accuse (c’è stato […]

Senza mai escludere nessuno

 “Se avessi dovuto “escludere” chi minimamente non conviene nella nonviolenza come l’intendo io, chi avrei avuto con me nella Marcia? Meglio, forzare la mia reluttanza al rumore, e convocare molti per avvertire e parlar chiaro, per sollecitare quella elevazione dell’opposizione, nel che è probabilmente l’avvenire del mondo e che è […]

Il metodo nonviolento

Debbo subito combattere un malinteso: per noi essere ‘pacifici’ non significa accettare la realtà com’è, la società com’è, per amore del quieto vivere e in nome di fraternità o rassegnazioni male intese. Per noi volere la pace è scegliere consapevolmente un metodo di lotta, di contrasto, di superamento, che è […]

La politica non può non tenerne conto

Tutto ciò, dunque, che arricchisce la società, che sviluppa forme democratiche autentiche dal basso, che educa alle tecniche della nonviolenza, che presenta modelli di eroismo internazionale, che al dilagare del borghesismo edonistico e dell'indifferentismo, sempre utili ai gruppi reazionari, contrasta con tensioni ad alti valori e con continui impegni pubblici, […]

Accrescere la pressione nonviolenta sulla politica

Non si può biasimare la politica per la sua sordità, finche non si è fatto di tutto per premere sui politici perché si avvedano che esiste anche altro. Molte volte accade che la politica non risenta la pressione di una forza nonviolenta, che si faccia valere per le sue noncollaborazioni […]

Come possono i giovani accettare…

“Come possono dei giovani accettare che nella scuola siano favoriti i carrieristi, gli arrampicatori, i pronti oratori della retorica di oggi, come della retorica di ieri? Quindi l'esigenza della libertà di informazione e di critica per tutti, di espressione e di associazione, di ideologia e di religione, è per essi […]

La nonviolenza non si impone

Badiamo che Gandhi non si presenta come il “rivelatore” di una verità assoluta da proporre e imporre; ma come uno “sperimentatore”: “racconto dei miei esperimenti con la verità”, è il modesto titolo della sua autobiografia. In ogni situazione c’è da vedere come portare la forza della verità (cioè del bene, […]

La nonviolenza elemento dinamico

Insomma noi siamo davanti a due conseguenze, a due direzioni:1)    verso una società di buon costume civile, di rispetto reciproco, di fratellanza dell’uno verso l’altro (finalità democratica)2)    verso una continua apertura materna dell’uno verso l’altro (finalità religiosa)La nonviolenza così intesa esercita una instancabile critica della società circostante: è l’elemento dinamico […]

Una nuova visione del mondo

La formazione di un animo di pace non può che risultare, nella sua essenza, da una visione nuova dell’uomo, dell’universo e della società, liquidando i vecchi modi della vecchia realtà, che mantiene la violenza nel suo seno perché non si è portata a una comunità aperta e ad una tramutazione […]

I valori e i mezzi

Non per pochi aspetti la civiltà attuale sembra perdere il senso della distinzione tra il valore, che è fine, e il resto, che è mezzo; e conquista e difende quelli che sarebbero semplici mezzi come se essi fossero valori. Si mette, certe volte, tutta nella conquista e nella difesa, e […]