Pistelli: la cooperazione militare non è un tabù
Nell’intervista che uscirà integrale nel numero di dicembre di Nigrizia, il viceministro degli esteri sostiene: “Non vedo in sé un male se l’Italia ha cooperazione anche militare con quei paesi”.
Nell’intervista che uscirà integrale nel numero di dicembre di Nigrizia, il viceministro degli esteri sostiene: “Non vedo in sé un male se l’Italia ha cooperazione anche militare con quei paesi”.
Un’alleanza a tre tra Maputo-Brasilia-Tokyo prevede di trasformare un’area di 145mila km² nel nordest del paese in un’immensa industria agroalimentare. Scatenando la mobilitazione dei contadini, della società civile e della Chiesa.
Le parole del professore e “africanista” Gianpaolo Calchi Novati minano granitiche certezze: « La guerra istituzionalizzata ha messo fuori gioco la cooperazione».
Obama parla di democrazia, crescita, sicurezza, ma pensa a Cina, petrolio e terrorismo. Le strategie Usa nel continente africano, tra basi energetiche e realpolitik.
Si sa che il dittatore sta male e che è in corso una lotta di potere per succedergli. Dalla disputa in atto tra i vertici militari e i capi del partito uscirà la “nuova” Eritrea. Anche se l’Etiopia vuole avere voce in capitolo. Nel frattempo, il popolo soffre.
Alla fine si è rotto il silenzio. La crisi economica e la recessione hanno abbattuto il muro dell’omertà eretto in Italia sulle spese militari (23 miliardi di euro, circa).
La libertà di stampa non gode ancora di buona salute nel continente. Leggi liberticide, violenze e arresti nei confronti dei cronisti sono prassi diffuse in molti paesi.
L’amministrazione dispotica di Verona concede gli spazi pubblici alla Carovana missionaria della pace solo se non ci saranno in piazza i simboli dell’arcobaleno. La rinuncia degli organizzatori, perché non si baratta la libertà.