Una marcia quotidiana
Dopo la Marcia che si fa? Si continua a camminare! A correre! Perché? Perché le cose da fare in Italia sono tantissime. Dove? In ogni luogo. Là dove abitiamo. Là dove passiamo. Là dove ci incontriamo.
Dopo la Marcia che si fa? Si continua a camminare! A correre! Perché? Perché le cose da fare in Italia sono tantissime. Dove? In ogni luogo. Là dove abitiamo. Là dove passiamo. Là dove ci incontriamo.
Al Seminario “Facciamo pace con gli immigrati”, si inizia con il video racconto di Dagmawi Ymer, rifugiato politico etiope che narra la sua odissea dall’Etiopia. Dopo di lui, sfilano con poche scarne ma indelebili parole, che si scrivono nell’anima, gli altri testimoni.
“La Marcia unita alla Pace crea un binomio energetico che rinnova, che mobilita, che riaccende la speranza di un andare verso un progetto di convivenza più civile, più rispettoso, più legale”.
Le parole di Bruna Peyrot, reporter di pace, sono le sette parole che hanno alimentato sia il Forum che la Marcia per la pace. Sono i “valori in corso”: non violenza, giustizia, libertà, diritti umani, pace, responsabilità, speranza.