Appello al mondo dell’informazione: non illuminate solo gli eventi di guerra!


La redazione


La Perugia-Assisi a Gerusalemme. Da domani 400 italiani in Missione per la pace in Medio Oriente. Flavio Lotti si rivolge al mondo dell’informazione: "E’ compito dei media, e in particolare del servizio pubblico radiotelevisivo, di illuminare gli eventi di pace con almeno la stessa intensità degli eventi di guerra".


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Appello al mondo dell’informazione: non illuminate solo gli eventi di guerra!

Prende avvio, domani, 10 ottobre 2009, con il trasferimento in volo charter a Tel Aviv e poi a Betlemme, la missione per la pace in Medio Oriente, denominata “Time for Responsibilities”, organizzata dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, la Piattaforma delle Ong italiane per il Medio Oriente e la Tavola della pace.
 
Domani pomeriggio, i partecipanti saranno accolti dalle autorità civili e religiose di Betlemme e metteranno a punto il programma che, da domenica mattina, li porterà ad incontrare migliaia di israeliani e palestinesi.
 
Alla vigilia della partenza, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
 
“Non è una trasferta, come ha titolato qualche giornale, ma una vera e propria Missione di Pace in Medio Oriente. Il fatto che i protagonisti non siano i capi di stato,  diplomatici di alto rango o “militari” ma semplici cittadini, giovani, studenti e insegnanti, sportivi e artisti, giornalisti, amministratori locali e rappresentanti di associazioni non può ridurre l’importanza dell’evento. Anzi, lo rafforza.
 
Se poi si considera che la stragrande maggioranza dei partecipanti ha deciso di partecipare alla “Perugia-Assisi di Gerusalemme” pagando di tasca propria e consumando le proprie ferie, non si può non riconoscere il suo profondo significato.
 
Molti italiani ed europei sono preoccupati per quanto sta ancora accadendo in Medio Oriente, per la mancata soluzione del conflitto israelo-palestinese e per i pericoli che incombono nel silenzio dei media e dei responsabili della politica internazionale. E per questo sentono il dovere di fare la propria parte.
 
Rivolgo un appello al mondo dell’informazione. E’ vero che una bomba come quella scoppiata a Kabul lo scorso 17 settembre fa molto più rumore di qualsiasi iniziativa di pace. Gli operatori di pace non riusciranno mai a spettacolarizzare le proprie azioni come riescono a fare invece la guerra e il terrorismo. Ma è compito dei media, e in particolare del servizio pubblico radiotelevisivo, di illuminare gli eventi di pace con almeno la stessa intensità degli eventi di guerra. Non solo per ragioni politiche ed etiche. E’ anche una questione di salute pubblica.”

Ufficio stampa: Floriana Lenti 338/4770151, tel. +39  075 5734830 Fax +39 075 5739337 email: stampa@perlapace.it – sito: www.perlapace.it  

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