Appello a Napolitano: una medaglia al valore civile per Del Prete e Noviello
Pino Finocchiaro
Una giornata per non dimenticare quella internazionale dedicata alla lotta alle mafie nel mondo. Un tributo a chi è pronto a morire per difendere un pensiero di libertà e verità. Libera lancia un appello al Presidente Giorgio Napolitano.
Una giornata per non dimenticare, mai. Quella internazionale dedicata alla lotta alle mafie nel mondo. Una giornata per non dimenticare mai quei piccoli grandi eroi, gente comune che con il loro no hanno provato a cambiare la loro vita e l'hanno persa per rendere più degna quella dei propri figli, dei propri amici, di quelli che tremano sempre, che pagano da sempre, che tremano ancora e pagano, pagano ancora. Quei morti hanno fatto la differenza e se vogliamo offrire una scorta sociale ai sospravvissuti che si ostinano a dire no sfidando non solo la morte violenta, ma l'insuccesso in affari, nella professione e in politica.
Quelli che sfidano il venticello della calunnia che spira costante dalla zona grigia dei collusi…. abbiamo il dovere di segnalare la differenza tra chi sonnecchia e ingrassa nella zona grigia e chi ponendosi sotto i riflettori ha gridato la verità dicendo no alle collusioni tra mafia e impresa, tra mafia e sindacato, tra mafia e politica, tra mafia e salotti buoni.
Ecco perché noi di articolo 21 raccogliamo e facciamo nostra la proposta di Libera di proporre al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di avviare l'istruttoria che consenta la consegna di due medaglie al valor civile nei confronti di due uomini, Federico Del Prete e Domenico Noviello, rispettivamente un sindacalista ed un imprenditore che hanno perso la vita perché ribellatisi al malaffare camorristico, non accettando, ma denunciando, chi voleva imporre richieste estorsive. Perché quando parliamo di morti bianche, non dobbiamo dimenticare che gli incidenti nei luoghi di lavoro sono dovuti anche al potere attenuato dei sindacari. Al fatto che ci sono sindacalisti che tremano e tacciono, altri che urlano e denunciano.
Ciò non impedisce ai primi di fare carriera mentre gli altri vengono additati come scomodi. Ovviamente mi riferisco a sindacalisti, imprenditori, giornalisti, giudici e poliziotti abituati a fare nomi e cognomi, muovere accuse ben precise anche nei confronti dei propri colleghi in grigio, nei confronti dei protagonisti della borghesia mafiosa. Perché a schierarsi contro la mafia senza fare nomi sono bravi tutti, anche Toto', quello dei Cannoli, Federico Del Prete e Domenico Noviello appartenevano invece alla categoria dei cittadini responsabili pronti a difendere con la vita quel briciolo di verità che non vogliono barattare con una vita più comoda ma asservita.
Il portavoce di Articolo21, Beppe Giulietti, ha raccolto la proposta di Libera, perché da Caserta si coglie la volontà di riscattarsi da tutte le Sodoma e le Gomorra del Bel Paese. Tutti noi che abbiamo contribuito a fondare e mantenere viva l'associazione per la libertà di pensiero e di stampa siamo convinti che nessun pensiero potrà mai essere libero sino a quando l'uomo giusto sarà minacciato dalle insidie morali, materiali e militari delle mafie nel mondo. Un tributo alla memoria di Federico Del Prete e Domenico Noviello servirà a rimarcare la differenza tra chi è pronto a morire per difendere un pensiero di libertà e verità e chi continua a barattare piccoli vantaggi personali al prezzo della menzogna e della viltà, moneta di scambio sonante in quel di Sodoma e Gomorra.
Fonte: Articolo21
05/07/2008