"Amministriamo persone, non cose". La pace comincia dalle nostre città
Mauro Sarti
Intervista ad Adriano Poletti, sindaco di Agrate Brianza e vice-presidente del Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani. Guarda il file video nella video-gallery.
Perché partecipare anche quest’anno alla marcia Perugia-Assisi?
Noi abbiamo bisogno di fare sempre memoria del nostro impegno per la pace. Avere un appuntamento fisso aiuta a darci dei progetti, ad intraprendere nuovi cammini per la pace. E’ opportuno continuare questa esperenza e convincere tanti cittadini a partecipare anche quest’anno. Attenzione: se noi immaginiamo di sviluppare i nostri paesi, i nostri comuni, senza tenere conto dello scenario internazionale e dei problemi della pace, sbagliamo profondamente.
Quale ruolo per la politica locale?
La politica locale è il vero paradigma attraverso il quale si deve sviluppare una politica di pace. Oggi un ente locale che risponde a questo bisogno, non va al di fuori dalle sue competenze. Tutt’altro. Come si aggiusta una strada, o un marciapiede, tanto più deve essere manifesto il nostro impegno concreto per la pace. Noi amministriamo persone, non cose.
Ma cosa fare concretamente?
Servono progetti di solidarietà e di cooperazione per fare crescere una nuova cultura. Iniziative di sensibilizzazione dei cittadini, politiche per gli immigrati e tra le diverse etnie. Per promuovere il consumo equo-solidale nelle scuole, nelle mense, ecc. Pensare a progetti di educazione alla pace. Senza dimenticare che la pace è anche il piacere di stare insieme.