Acqua privata. Tagliata l’acqua alla flotta Usa


Andrea Palladino


Neanche è passata una settimana dall’approvazione del decreto Ronchi che impone la privatizzazione dell’acqua e subito arriva una di quelle notizie che fanno capire quali sono le conseguenze.


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Acqua privata. Tagliata l’acqua alla flotta Usa

Neanche è passata una settimana dall’approvazione del decreto Ronchi che impone la privatizzazione dell’acqua e subito arriva una di quelle notizie che fanno capire quali sono le conseguenze. Nel porto di Gaeta – nel sud pontino – da decenni staziona un po’ minacciosa la VI flotta Usa. E come ogni buon inquilino di un condominio affollato ha avuto le sue grane con le bollette. Proviamo a indovinare? L’acqua, ovviamente. Ieri la notizia era secca e non lasciava spazi a dubbi: il gestore il cui pacchetto privato di azioni è controllato da Veolia – una delle grandi sorelle mondiali della distribuizione idrica – ha staccato l’acqua ai marines. Passano delle ore e dalla sede di Acqualatina arriva la smentita: i rubinetti della sesta flotta Usa non li abbiamo toccati, si è solo trattato di un disguido contabile. L’ingegner Luigi Besson, vice presidente della società, al telefono è categorico: «Mai tagliato nulla, smentiamo tutto». Ma una riunione fatta ieri sera in Prefettura – dove siede lo stesso funzionario che chiese lo scioglimento del comune di Fondi patria del senatore Fazzone, presidente a sua volta anche di Acqualatina – racconta che qualche problema in realtà deve esserci stato. C’erano tutti seduti al tavolo del prefetto: il sindaco di Gaeta, il management di Acqualatina, l’autorità portuale, la Nato, lo Stato maggiore della Marina militare. Ben quindici persone per capire come risolvere il guazzabuglio contrattuale per dare l’acqua ai marines. Perché con la gestione privata certe cose non sono più semplici come bere un bicchier d’acqua.

Fonte: il Manifesto

25 novembre 2009

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