Colpita Damasco, ancora un raid aereo di Israele


NEAR EAST NEWS AGENCY


Nuovo attacco alle 2 di notte. Preso di mira, pare, il centro di Jamraya gia’ bersaglio di un raid a gennaio. La tv di Hezbollah dice che un jet israeliano e’ stato abbattuto.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
ansasiria

E’ un’ondata di attacchi aerei quella che Israele sembra avere pianificato contro la Siria. La scorsa notte è stata presa di mira la periferia della stessa capitale Damasco. Sarebbe stato colpito il centro di ricerca a Jamraya già bersaglio di un raid israeliano a gennaio. Secondo altre fonti il bersaglio invece è stato un deposito di munizioni sulle montagne di Qassiyoun da dove l’artiglieria dell’Esercito governativo spesso prende di mira le postazioni dei ribelli.

Secondo la tv del movimento sciita libanese, al Manar, la scorsa notte la contraerea siriana sarebbe riuscita ad abbattere un cacciabombardiere israeliano. La notizia non ha avuto conferme da altre fonti.

L’attacco della scorsa notte segue quello avvenuto tra giovedi’ e venerdi’ contro un presunto carico di missili Fateh iraniani che dalla Siria, secondo i media americani, doveva raggiungere il movimento sciita libanese Hezbollah. Israele non ha ufficilmente commentato il raid di due giorni fa limitandosi a far sapere attraverso un funzionario del ministero della difesa «di seguire la situazione in Siria e Libano, in particolare il trasferimento di armi chimiche e armi speciali».

Barack Obama da parte sua offre pieno appoggio agli attacchi israeliani in Siria. Per il presidente Usa, lo Stato ebraico fa bene a «proteggersi dal trasferimento di armi avanzate», dalla Siria, «alle organizzazioni terroristiche», come le milizie sciite libanesi di Hezbollah.

A fine gennaio l’aviazione israeliana attaccò a pochi chilometri da Damasco quello che secondo fonti occidentali era un convoglio di armi antiaeree diretto in Libano e destinato al movimento sciita Hezbollah. Secondo altre fonti invece obiettivo del blitz aereo era stato, appunto, il centro di ricerca di Jamraya.

Fonte: Nena News

5 maggio 2013

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento