Trecento bergamaschi in marcia per la pace
Uno dei 200.000 in marcia
Perugia-Assisi 2011. Io c’ero… In un articolo pubblicato su L’Eco di Bergamo il racconto di alcuni partecipanti lombardi.
«È stata una marcia della speranza. Ho capito di non esser solo, ma che sono in tanti, giovani e meno giovani, a volere un mondo di pace. Alla marcia Perugia-Assisi ho capito che tutti insieme possiamo costruire davvero un mondo basato su fratellanza e pace».
A dirlo è uno dei trecento bergamaschi che domenica 25 settembre ha partecipato alla 19ª edizione della marcia della pace Perugia-Assisi. Con lui hanno camminato tanti altri giovani ragazzi, partiti in pullman da Bergamo, grazie all'organizzazione del comitato promotore dell'iniziativa, composto dalla Tavola della pace, Cgil, Cisl e gli Enti locali per la pace.
Gabriele Sesana è uno di loro. Ha 19 anni, è di Presezzo e studia Ingegneria a Milano. È stata la sua prima marcia e racconta: «Sono partito insieme a un gruppo di ragazzi che da un anno sta facendo formazione politica con il circolo del Partito democratico di Presezzo. È stata una bellissima giornata perché abbiamo incontrato tantissime persone di ogni età, cultura ed estrazione sociale, unite dal valore fondamentale della pace. Non nascondo la fatica nel percorrere i 24 chilometri da Perugia ad Assisi, ma lo rifarei anche subito: vedere così tante persone unite dà speranza e viene voglia di impegnarsi».
Anche per Nadia Pirola, vent'anni, studentessa di Servizio sociale, è stata la prima volta ad Assisi. «Non immaginavo di trovare così tanta gente lungo il percorso – racconta –. In quel momento ho capito che stavo facendo qualcosa per la pace e non era una semplice camminata. La partecipazione è molto importante e permette anche di attrarre l'attenzione dei media su questa tematica. Non mi sono sentita più sola a combattere per un ideale».
E proprio i giovani sono stata la novità della marcia Perugia-Assisi del 2011, che quest'anno è coincisa con il 50° anniversario della prima edizione del 1961, allora organizzata dall'attivista della non violenza Aldo Capitini.
«Una scelta più che mai azzeccata: c'è stata una grande partecipazione e tanto entusiasmo da parte dei giovani. Il serpentone di persone era lungo venti chilometri, praticamente Perugia e Assisi sono rimaste sempre collegate», spiega Francesco Breviario, responsabile del Dipartimento Internazionale Iscos Pace e Legalità-Cisl Bergamo, alla sua sesta marcia.
«Ho partecipato anche alla due giorni del "Meeting dei mille giovani per la pace" del venerdì e sabato antecedenti la marcia a Bastia Umbra, dove erano previsti incontri su diverse tematiche legate alla pace – aggiunge Breviario –. Ebbene, ci si aspettava mille ragazzi, ne sono arrivati quattromila».
Breviario poi ricorda l'importanza anche del tema del meeting, ovvero «Pace, lavoro, futuro», che ha coinvolto i giovani e giovanissimi (dalle elementari all'università) ai vari incontri. «La parola lavoro è stata messa al centro e non è una casualità: se il lavoro è giusto, legale, c'è un senso di pace, quando poi viene riferito ai giovani, non può che essere il futuro».
Raffaele Avagliano