Infiniti gruppi ordinatamente in marcia
Uno dei 200.000 in marcia
Le considerazioni ed i suggerimenti di un partecipante dopo la marcia, all’ombra di cinque bandiere.
Cari amici della Tavola per la Pace, ecco alcune mie osservazioni sulla Marcia di domenica 25 settembre, così liberamente a caldo:
A me siamo sembrati molto meno di altre edizioni cui ho partecipato.
Ho visto meno 'coda intruppata' seppure positivamente. Ho visto infiniti gruppi, uniti al loro interno, che sembravano ben preparati da tempo all'evento, con un contenuto preciso da esprimere all'interno del gruppo e proporre all'esterno. Magari con tappe e percorsi pure previsti, anche fuori camminata classica diretta fino alla Rocca. Per me è un grande aspetto positivo.
Certo che se il tema della marcia forse più incisivo e più definito, attirerebbe molta più gente ed avrebbe molta più visibilità, quindi incidenza sociale. Non basta … per la fratellanza fra i popoli. Assomiglia molto a certe raccomandazioni della Chiesa (purtroppo) belle, ma che lasciano il tempo che trovano. Potrebbe essere: Marcia contro le caste degli eletti, che depauperano i poveri, Marcia contro ogni spesa per gli armamenti, Marcia perchè la pace sia costruita dagli operatori di pace, non dagli eserciti, Marcia contro la nostra indiferenza che permette e genera povertà e guerre, ecc.
Noi abbiamo marciato con 5 bandiere: quella di Incontro fra i Popoli (la nostra associazione), impegnata a portare la Pace in Italia (bandiera portata dal nostro gruppetto di Nigerini, che hanno attirato vari fotografi e le felicitazioni di don Ciotti), in Europa (portata da un laureato in Politiche Europee) e nel Mondo (ONU: portata da uno stagista francese).
Leopoldo Rebellato
Incontro fra i Popoli ONG onlus