Il meeting di Bastia: una due giorni fatta da e per i giovani


La redazione della Marcia


Dalle 1000 idee contro la guerra ai 1000 giovani per la pace. L’intensa due giorni ospitata da Umbriafiere ha visto incontrarsi 4000 giovani che hanno concluso il meeting con un vivace incontro proprio nella sala in cui avevano iniziato questa esperienza. Ma l’esperienza non finisce qui: domani marceranno tutti per la pace.


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Il meeting di Bastia: una due giorni fatta da e per i giovani

“Stupite il mondo incontrandovi”. È con queste parole che Padre Fortunato si è riferito non solo ai giovani presenti in plenaria, ma a tutte quelle persone che hanno animato il Meeting dei 1000 giovani per la pace. In 48 ore sono stati proprio i ragazzi presenti a creare un arcobaleno di realtà e identità che, come ci ricorda sempre padre Fortunato, “non si escludono ma coesistono”. Infatti il meeting ha vissuto di ragazzi, delle loro sensazioni, delle loro emozioni, delle loro canzoni e delle loro idee. Sul palco non soltanto interventi istituzionali ma anche piccole parentesi che hanno fatto dei ragazzi presenti dei veri e proprio protagonisti. Hanno suonato, per la gioia della plenaria, i ragazzi del Liceo Bertolucci di Parma. Prima un bel pezzo strumentale e poi la grinta della voce delle due giovani cantanti. Niente di meglio che un po’ di musica, dato che per molti di loro è proprio la musica l’unico linguaggio di pace ad essere ancora attuale. Sono  gli stessi giovani a pretendere un’educazione alla pace, nel rispetto dei diritti di tutti e soprattutto della Costituzione. La pace la fa anche chi costruisce solidarietà coerentemente, riporta padre Kizito. È proprio lui a ricordare quasi commosso due dei suoi ragazzi che, per salvare dei bimbi in difficoltà, non hanno esitato a tuffarsi in mare e a lottare, non riuscendo poi a salvare sé stessi. Quindi “fate in modo che la pace possa crescere per diffondere i suoi frutti” ricorda Padre Moretti di Nigrizia.

Ma l’assemblea plenaria non ha accolto soltanto i giovani. Ad intervenire ben due gruppi di ciclisti che sono arrivati a Bastia percorrendo quasi 500mila km, rispettivamente da Lecco e da Brescia. Per loro i 50 anni di marcia sono da festeggiare per le strade e la pace è una strada tutta da percorrere. Fra di loro anche la Federazione Italiana Amici della Bicicletta che, promuovendo un azione “paciclica”, interviene alla marcia raggiungendo Perugia in bici già dal 2003.  “Per noi pace significa anche rispetto dell’ambiente – dichiara uno dei ciclisti – noi siamo qui per la non violenza ma anche per la sostenibilità. Il viaggiare in bicicletta ci permettere di non violentare l’ambiente”.   

24 settembre 2011

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