Vogliamo l’acqua e il sole, mica la luna


La redazione


In attesa del referendum di giugno, primo appuntamento per dire che il nucleare in Italia non lo vogliamo! La manifestazione è convocata dal Comitato 2 si per l’acqua bene comune e dal Comitato Vota sì per fermare il nucleare.


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Vogliamo l'acqua e il sole, mica la luna

Roma – Manifestazione nazionale 26 Marzo

VOTA SI' AI REFERENDUM PER L’ACQUA BENE COMUNE!
SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni,
dei diritti, della democrazia

 

Sabato 26 marzo il popolo dell’acqua ha indetto a Roma una grande manifestazione nazionale per 2 SI' ai referendum per l’acqua bene comune, per il SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni, dei diritti e della democrazia.

Una piazza per l’acqua, una piazza per la vita.

Questi referendum sono fondamentali per tutte le donne e uomini che guardano ad un altro modello di società, di sviluppo e al futuro del pianeta.

E’ da anni che i movimenti in difesa dell’acqua bene comune si battono per il suo riconoscimento quale diritto umano universale, diritto calpestato da diverse norme che vogliamo abrogare con i referendum.

A questa battaglia contro la mercificazione dell’acqua si unisce la battaglia contro il ritorno al nucleare in Italia.

Il tremendo terremoto che ha colpito recentemente il Giappone e la drammatica situazione venutasi a creare nella centrale nucleare di Fukushima, con il disastro nucleare tuttora in corso e con conseguenze ancora imprevedibili ma in ogni caso tragiche per la popolazione coinvolta e per l’ambiente dell’intero pianeta, rendono l’appuntamento del 26 ancora più importante e urgente.

Per questo chiediamo a tutte le donne e gli uomini di questo Paese, che in queste ore guardano a quegli avvenimenti con crescente angoscia e con altrettanta indignazione, di dimostrare il proprio rifiuto a scelte dettate da interessi economici e di potere che disprezzano e distruggono il diritto alla vita, all’acqua, alla salute e ai beni comuni delle popolazioni e del pianeta.

Anche i comitati antinucleari, impegnati per fermare il ritorno del nucleare in Italia, hanno fatto appello a mobilitarsi e partecipare alla manifestazione di sabato prossimo.

Mobilitiamoci tutte e tutti da ogni parte d’Italia, riempiamo le strade e le piazze di Roma con i colori della vita contro le scelte di morte.

Perché solo la partecipazione è libertà, solo la condivisione è speranza di futuro.

Vi aspettiamo.

Fonte: www.acquabenecomune.org

marzo 2011

***

L'emergenza nucleare in Giappone conferma drammaticamente che il nucleare rappresenta un rischio inutile ed insostenibile.  

Abbiamo davanti un Referendum che, insieme a quello per l’acqua bene comune, dovrà superare l’ostacolo del quorum. Il Governo fa il suo gioco. Nonostante nel 2009 Maroni abbia dichiarato che accorpando le amministrative con le elezioni europee si sarebbero risparmiati 400 mln. Oggi, nonostante la crisi economica, quel criterio non vale più. 

Abbracciare la via del nucleare, per produrre energia elettrica, vuol dire caricare sulle spalle nostre un rischio imprevedibile e sulle future generazioni un’eredità insostenibile ed oscuro. Tanto più che oggi l’alternativa c’è. Basta pensare che i MW installatati in questi anni in Italia con fotovoltaico ed eolico, sommati a quelli risparmiati grazie al grande successo della detrazione fiscale del 55% per interventi di riqualificazione energetica negli edifici, corrispondono alla potenza di tre centrali nucleari come quelle che si vorrebbero costruire in Italia (EPR da 1.600MW).

Noi pensiamo che tornare al nucleare in Italia sia la via più sbagliata che si possa imboccare, votando si al referendum  abbiamo la possibilità di liberare definitivamente l’Italia dal nucleare. E’ una battaglia difficile ma possiamo vincere.

VOTA SI' per l'acqua bene comune! SI' per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni, dei diritti, della democrazia.

Si scende in piazza! Unisciti a noi,

Appuntamento ore 13.00 in piazza della Repubblica altezza cancellata via Terme di Diocleziano.

Facciamo appello alle associazioni, alle aziende, alle amministrazioni, ai cittadini. Partecipate!

Fonte: www.legambiente.it

marzo 2011

 

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