Non credo che andrà tutto bene!
La redazione
Gaia Atzei, una bambina di Quartu, ha aggiunto un altro cartello a quello con la scritta “Andrà tutto bene”. Una riflessione matura ed empatica sulla situazione che in molti stanno vivendo.
“Ho cambiato idea perché secondo me non stava andando tutto per il meglio. Le persone continuavano a morire. Venivano a mancare i nonni, o i genitori. Quindi non mi sembrava che stesse andando tutto bene. Per questo ho aggiunto l’altro cartello”.
Gaia Atzei è una bambina quartese di dieci anni. All’inizio della quarantena aveva appeso sul cancello di casa un foglio con lo slogan che andava per la maggiore: “Andrà tutto bene“, e aveva disegnato lei e la sua amica Benedetta a distanza di sicurezza.
Ma lunghe settimane di quarantena l’hanno fatta riflettere.
Tanti morivano, i contagi aumentavano. E lei ha deciso di aggiungere una nuova comunicazione: “Non credo che andrò tutto bene, l’ho scritto solo perché me l’hanno detto le maestre e i miei genitori”. Su YouTg avevamo raccontato questa storia, il raggiungimento di una enorme consapevolezza della realtà da parte di una bambina che frequenta le elementari.
La storia di Gaia, che noi avevamo chiamato Sara per rispetto della privacy, ha avuto un’eco tale per cui la piccola (e molto sveglia) bambina di Quartu è stata contattata per un collegamento con Massimo Gramellini nella trasmissione di Rai 3 “Le Parole della Settimana”, dove ha raccontato, con lucidità e maturità degne di nota, le ragioni della sua decisione di apportare la rettifica al pensiero di iniziale ottimismo.
Per vedere il video: https://www.youtg.net/primo-piano/24933-vedevo-la-gente-morire-la-bimba-di-quartu-spiega-perche-ha-rettificato-il-cartello-andra-tutto-bene
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