La strada della nonviolenza
L'Osservatore Romano
A sei nuovi ambasciatori il Papa indica il metodo per risolvere i conflitti.
C’è una sola strada da percorrere per risolvere i conflitti: quella della nonviolenza. Papa Francesco ne è talmente convinto che, dopo averla indicata nel messaggio per la prossima giornata mondiale della pace, è tornato a riproporla stamane, giovedì 15 dicembre, ricevendo sei nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede.
Si tratta dei rappresentanti diplomatici di Svezia, Fiji, Moldova, Maurizio, Tunisia e Burundi — due donne e quattro uomini — ai quali il Pontefice ha ricordato come la nonviolenza sia «un esempio tipico di valore universale, che trova nel Vangelo di Cristo il suo compimento ma che appartiene anche ad altre nobili e antiche tradizioni spirituali». Inoltre, ha fatto notare, «in un mondo come quello attuale, segnato da guerre e numerosi conflitti, come pure da una violenza diffusa, la scelta della nonviolenza diventa sempre più un’esigenza di responsabilità a tutti i livelli»: dall’educazione in famiglia, all’impegno sociale e civile, dall’attività politica, alle relazioni internazionali.
Insomma, ha chiarito Francesco, occorre «respingere la violenza come metodo di risoluzione dei conflitti» per «affrontarli invece sempre mediante il dialogo e la trattativa». Un metodo questo che vale soprattutto per quanti «ricoprono cariche istituzionali». Anche perché lo “stile” della nonviolenza «non è affatto sinonimo di debolezza o di passività, ma, al contrario, presuppone forza d’animo, coraggio e capacità di affrontare le questioni e i conflitti con onestà intellettuale, cercando veramente il bene comune prima e più di ogni interesse di parte sia ideologico, sia economico, sia politico». Del resto, nel secolo scorso ci sono stati tanti «esempi luminosi di come la nonviolenza, abbracciata con convinzione e praticata con coerenza, possa ottenere importanti risultati anche sul piano sociale e politico». Al punto che, ha detto il Papa, «alcune popolazioni, e anche intere nazioni, grazie all’impegno di leader nonviolenti, hanno conquistato traguardi di libertà e di giustizia in maniera pacifica».
Da qui la convinzione del Pontefice che «la via della pace» non può mai essere — ha concluso — «quella proclamata a parole ma di fatto negata perseguendo strategie di dominio, supportate da scandalose spese per gli armamenti, mentre tante persone sono prive del necessario per vivere».
Fonte: www.vatican.va
15 dicembre 2016
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Discorso Papa Francesco ambasciatori – 15 dicembre 2016