Sugli Obiettivi del Millennio si passi dalle parole ai fatti
Millennium Campaign
Al prossimo consiglio europeo l’Italia e l’Europa ascoltino la voce dei cittadini. Oltre 100mila persone in Italia chiedono il rispetto delle promesse verso i più poveri.
Roma, 11 giugno 2010 – ll prossimo 18 di giugno in seno al Consiglio europeo, i leader europei si riuniranno per definire la posizione dell'Unione sulla lotta contro la povertà e il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. In Italia e in Europa è stata promossa in questi mesi una raccolta firme per chiedere al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a José Luis Rodríguez Zapatero, Presidente di turno del Consiglio Europeo, e a tutti i leader europei di rispettare la promessa di sconfiggere la povertà estrema, stabilire scadenze vincolanti per raggiungere gli Obiettivi del Millennio, aumentare gli aiuti ai paesi poveri e migliorarne l'efficacia.
Le firme raccolte in Italia sono state consegnate all'On. Pianetta, Presidente del Comitato Permanente per gli Obiettivi del Millennio della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sala del Mappamondo della Camera dei Deputati lunedi 9 giugno. Le firme italiane ed europee verranno consegnate il 15 giugno a Jerzy Buzek, presidente del Parlamento Europeo, alla vigilia del Consiglio Europeo del 18 giugno durante il quale verrà definita e concordata la posizione europea da presentare ufficialmente al Vertice delle Nazioni Unite sugli Obiettivi del Millennio di settembre.
"In soli 40 giorni più di 100mila italiani si sono uniti per chiedere che, il 18 giugno, l'Italia assuma le propria responsabilità e promuova in modo credibile e sostenibile un piano ambizioso per raggiungere gli Obiettivi del millennio entro il 2015. – ha dichiarato Marta Guglielmetti, coordinatrice per l'Italia della Campagna del Millennio delle Nazioni Unite – Queste 100.000 voci si uniscono ad altri 800.000 italiani che lo scorso ottobre hanno aderito nelle tre giorniate "Stand Up per gli Obiettivi del Millennio. Si tratta di persone che sanno che, nonostante la crisi, gli Obiettivi del Millennio sono raggiungibili se c'è la volontà politica. Auspichiamo quindi che il governo questa volta sappia ascoltare i suoi cittadini e rispetti gli impegni internazionali più volte ribaditi ma mai pienamente mantenuti. Ricordiamo che dietro ai numeri e alle parole, dietro agli Obiettivi del Millennio ci sono le vite di milioni di persone. E' ora di agire."
"Sono particolarmente lieto di questa ulteriore iniziativa che contribuisce a porre il Parlamento al centro dell'azione internazionale per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio In ragione del moltiplicarsi delle iniziative, anche presso le istituzioni europee, sulle questioni degli Obiettivi del Millennio, tengo a sottolineare che nella difficile fase che il Vecchio Continente sta attraversando insieme alla questione della quantità degli aiuti, grande priorità va assicurata al tema dell'efficacia degli aiuti e del miglior coordinamento nelle politiche per lo sviluppo tra i diversi livelli, nazionale ed europeo. Assumono pertanto particolare rilievo le proposte riguardanti la predisposizione di programmi pluriennali e coordinati tra i diversi attori istituzionali. Cercando di trarre il positivo dalla pesante crisi economica in corso, ritengo infine che i pochi mesi che ci separano dal Summit di verifica delle Nazioni Unite debbano essere impiegati nel valutare nuove strategie ed individuare strumenti innovativi per conseguire nuovi e più positivi risultati- ha dichiarato l'On. Pianetta durante la consegna delle firme italiane.
"La lotta alla povertà – tanto più nel pieno di una gravissima crisi economica – è un impegno internazionale che va mantenuto, non si tratta di beneficenza. Per questo, insieme ad altri parlamentari, abbiamo deciso di sostenere l'appello della Coalizione italiana contro la povertà e della Campagna del Millennio rivolto ai governi europei per rispettare le promesse assunte per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. In particolare, il Governo italiano ha un problema di coerenza tra gli impegni presi e quelli onorati in materia. Negli ultimi due anni abbiamo assistito a tanti voti bipartisan su mozioni parlamentari, a cui non sono mai seguite iniziative concrete e risorse adeguate da parte del Governo, ma solo tagli drastici alla cooperazione allo sviluppo. Con quale credibilità l'Italia partecipa al prossimo Consiglio europeo del 18 giugno, considerando che in qualità di paese donatore è sempre l'ultima della lista? – ha sottolineato l'On. Federica Mogherini, deputata PD e portavoce dell'intergruppo parlamentare sulle politiche di Aiuto allo Sviluppo e di lotta alla povertà. – Ci auguriamo davvero che il Governo italiano ascolti e raccolga l'appello che giunge da tanti cittadini, da associazioni e movimenti della società civile, onorando gli impegni sulla lotta alla povertà già assunti in sede internazionale."
"In un momento di crisi economica e finanziaria come quello attuale la responsabilità di chi ha avuto il mandato di governare il Paese deve tradursi nella scelta delle priorità a cui allocare le risorse e non di ripiegare sulla scelta del 'taglio lineare' proposto da Tremonti – dice Sergio Marelli, portavoce Gcap. Se l'Italia vuole andare al vertice di Settembre sugli MDGs dando un segnale concreto di coerenza con quanto annunciato a L'Aquila nel 2009 in occasione del G8 – ovvero il cosiddetto 'piano di riallineamento' con gli impegni assunti con la comunità internazionale – deve investire le risorse promesse per gli aiuti ai Paesi poveri. Per questo motivo chiediamo al Governo e soprattutto al Parlamento che sta discutendo in queste ore la manovra finanziaria di reintegrare il taglio alla cooperazione allo sviluppo. Solo ripartendo da chi non ce la fa tutti potremo uscire dalla crisi".
"Faccio appello alla ragionevolezza di quei deputati e senatori che sono preoccupati per la crescente crescita della povertà in Italia e nel mondo. I poveri non si nutrono di ordini del giorno e di belle parole. E' tempo di scelte chiare e precise. Le risorse per la lotta alla povertà ci sono: basta cancellare uno solo dei sistemi d'arma che l'Italia pretende di costruire. Per esempio si può partire dal cancellare il programma dei 131 cacciabombardieri nucleari F35. In un solo colpo possiamo risparmiare 15 miliardi di euro"- Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace.
La raccolta è promossa in Italia dalla Campagna del Millennio, dalla Coalizione Italiana contro la povertà e da ActionAid, Agesci, Agimondo, Aidos, Amici dei Popoli, Amnesty International sezione Italiana, Amref, Arcoiris.tv, Articolo 21, Azione Globale per la Salute, Celim, Focsiv Volontari nel mondo, Forum Nazionale Giovani, Inter Press Service, Link 2007, Lvia, Misna, Mosaico di pace, Nigrizia, Oxfam – Ucodep, Redattore Sociale, Tavola della pace, Terra Futura, Uisp, Unimondo, Vita Non Profit Magazine, WWF Italia, Acli Milano, Celim Bergamo, Comi, ComiViS, Vispe.