Karzai ha vinto, forse, però…


Emanuele Giordana - Lettera22


La Ue accusa: 1 milione e 200 mila voti fraudolenti. Karzai, al 54,6% grida al complotto. I risultati ufficiali vengono per ora congelati. E mentre si discute di come avere un governo forte e legittimo per battere i talebani, i parlamentari afgani stanno discutendo un disegno di legge che potrebbe portare tranquillamente la firma di mullah Omar.


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Karzai ha vinto, forse, però...

Martedi, l'ammiraglio Mullen, capo di stato maggiore dell'esercito americano, aveva detto davanti al Congresso, che il vero rischio per l'Afghanistan più che mullah Omar è un governo delegittimato. Non conosceva ancora i dati, “provvisori” ma ormai chiaramente definitivi, resi noti ieri che danno Karzai al 54,6%, la percentuale più alta raggiunta dal presidente uscente e ormai lontanissima dal rivale Abdullah Abdullah rimasto sotto al 28%. Ma Mullen forse già sapeva che l'Unione europea avrebbe dichiarato che qualcosa come un milione e mezzo di voti, un quarto delle schede infilate nelle urne, sarebbero “fraudolente”. Condizionale d'obbligo ma sufficiente a fare di Karzai un presidente assai debole. Mullen conosce probabilmente anche i termini di una nuova legge in discussione al parlamento – e di cui si discute animatamente nelle cancellerie – che ha potuto visionare: e che punisce con un anno di galera chi affitta un locale a una coppia non sposata e con una multa la donna che stringe la mano a uno sconosciuto. Una legge sulla morale di sapore “talebano”. Che, unita a un presidente eletto grazie anche a un milione di schede fraudolente, dipinge un quadro davvero a tinte fosche.
Il team elettorale di Karzai non ha esitato a definire “parziali, irresponsabili e in contraddizione con la Costituzione” le valutazioni emerse ieri dalla Election Monitoring Commission europea ma il presidente sa bene che nella comunità internazionale il malessere è palese. “Cosa farebbe lei – ci dice un diplomatico occidentale accreditato a Kabul – se nel suo paese venisse a sapere che una percentuale del voto è fraudolenta?”
La situazione è complessa: così complessa da essere costata il posto (almeno per il momento) a Peter Galbraith, vice di Kai Eide, il capo della missione Onu a Kabul (Unama) proprio per dissidi, diciamo interpretativi, sul che fare. Intanto la data di annuncio dei risultati definitivi, prevista oggi, è slittata addirittura di settimane ma il risultato è ormai più che certo. Con un piccolo neo da un milione e mezzo di schede. Come ha spiegato il capo missione, Dimitra Ioannou, ce n'è per tutti. Ma se 300mila voti dubbi sono imputabili ai concorrenti di Karzai, un milione e 100mila schede riguarderebbero invece il presidente uscente. Il dubbio è grande: rifare le elezioni lasciando l'Afghanistan in un pericoloso limbo o accettare – con riconteggio limitato dei seggi più controversi – un risultato che dà Karzai come presidente col rischio di avere un capo dello stato zoppo e una tensione permanente coi suoi rivali? Ma c'è dell'altro.
Proprio mentre si discute di come avere un governo forte e legittimo per battere i talebani, i parlamentari afgani stanno discutendo un disegno di legge che potrebbe portare tranquillamente la firma di mullah Omar. Il caso non è ancora scoppiato, ma la legge in discussione in parlamento (Lotta alla corruzione etica e per la salvaguardia sociale) può far assai bene il paio con quella sul diritto privato degli sciiti, al centro di un vero e proprio putiferio poco prima delle elezioni. Prevede la nascita di una Commissione etica guidata dal Ministero per l'Haj (il pellegrinaggio alla Mecca) nelle cui stanze nascerebbe un segretariato operativo col compito di individuare e far punire.
Con tre mesi o un anno chi vende e compra alcolici o video casette “pornografiche” (che includano corpi anche solo “mezzi nudi”) e l'albergatore che non si assicuri se i suoi ospiti sono marito e moglie. Sei mesi o un anno a chi organizzi danze femminili, pena prevista anche per la ballerina professionista che danzi davanti a un pubblico maschile. Un anno e una multa sono previsti per chi prepari corsi di palestra per uomini e donne. Tre mesi o un anno li rischia invece chi permette a una femmina o a un bambino di ballare Una multa tocca a chi dà un passaggio di notte a una donna non accompagnata da parenti o a chi si “travesta” con abiti dell'altro sesso. Ma persino una donna o un uomo che si stringano la mano senza essere parenti andranno incontro a una multa. Multa che diventa più salata per chi organizza feste miste. E inoltre un monito alle Ong: non potranno far viaggiare il personale femminile senza il legale compagno e non potranno nei loro locali ospitare donne che non siano regolarmente impiegate. E' vietato non osservare la tradizione del velo ed esporre a uno straniero il proprio trucco. E' poi punito il gioco d'azzardo, il fumo in pubblico, la lotta tra animali ma viene anche vietata la musica all'aperto e, se ad alto volume, persino in casa . Manca solo il bando degli aquiloni.

Fonte: Lettera22 e il Riformista

18 settembre 2009

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