Sei bombe in un’ora: strage a Baghdad


l'Unità.it


Una raffica di attentati pressochè simultanei contro obiettivi strategici ha sconvolto Baghdad causando la morte di almeno 95 persone e il ferimento di altre 500.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Sei bombe in un'ora: strage a Baghdad

Con due camion-bomba sono stati presi di mira il ministero delle Finanze e quello degli Esteri. Nel primo caso l'esplosione è stata così devastante da provocare il crollo di una cinquantina di metri del viadotto che costeggia l'edificio, e il maggior numero di vittime: almeno 25 morti e 75 feriti, diversi dei quali erano a bordo di auto cadute nel vuoto.

Davanti al ministero degli Esteri l'esplosione ha invece causato la morte di una decina di persone e il ferimento di circa 50 altre e grande devastazione agli edifici vicini, compreso l'hotel Rashid, che abitualmente ospita funzionari governativi, giornalisti e uomini d'affari stranieri. E ancora esplosioni sono state registrate nei quartieri Karrada, Baija, Saliya, Hafid al Kaadi, Bab al Muhadan, dove ancora non è chiaro se si sia trattato di ordigni o colpi di mortaio. Alcune fonti riferiscono che almeno un colpo di mortaio è inoltre caduto sulla Zona Verde, dove hanno sede il Parlamento e il governo iracheno, nonchè numerose ambasciate di Paesi occidentali, compresa quella degli Stati Uniti.

Fino ad ora non ci sono state rivendicazioni, ma il portavoce del comando delle operazioni di sicurezza a Baghdad, generale Qassim Atta, ha attribuito la responsabilità degli attacchi «all'alleanza» tra al Qaeda e nostalgici del disciolto partito Baath, del regime di Saddam Hussein.

Due persone, definite «terroristi emiri di al Qaeda», sono state arrestate mentre erano alla guida di un'autobomba che intendevano far esplodere nella zona commerciale del quartiere al Mansour. Altri tre ordigni, ha aggiunto, sono stati disinnescati dalle forze di sicurezza.

L'inviato dell'emittente tv al Arabiya ha riferito che la maggior parte dei feriti sono stati trasportati all'ospedale al Yarmouk, poi costretto a chiudere il pronto soccorso, perchè non più in grado di accogliere altre persone. Oggi ricorre peraltro l'anniversario del devastante attentato che il 19 agosto 2003 investì la sede delle Nazioni Unite a Baghdad, causando la morte di 22 persone, tra le quali l'inviato speciale del segretario generale dell'Onu Sergio Vieira de Mello.

Fonte: unita.it
19 Agosto 2009

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento