Elezioni birmane: il dissenso dell’opposizione e le posizioni internazionali


Cecilia Brighi


Com’è noto le elezioni birmane del 2010 si terranno sulla base di una costituzione "farsa" che ratificherà il potere dei militari anche per il futuro…


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Elezioni birmane: il dissenso dell'opposizione e le posizioni internazionali

Com'è noto le elezioni birmane del 2010 si terranno sulla base di una costituzione "farsa" che  ratificherà il potere dei militari anche per il futuro: il 25% del nuovo parlamento sarà nominato dai militari. I legittimi rappresentanti del popolo birmano: il governo birmano in esilio, il'Unione dei Parlamentari birmani, le Organizzazioni democratiche birmane  hanno espresso un chiaro dissenso…

 nei confronti di una costituzione che oltre a ratificare il potere dei militari, manterrà limitate libertà condizionate alla sicurezza dello stato, impedirà l'elezione di prigionieri politici, rendendo impossibile, di fatto, l'elezione di un Presidente che non provenga dalle file dei militari  etc.
Nel corso degli ultimi mesi diverse sono state le posizioni assunte a livello internazionale a tal proposito, e, contro le elezioni farsa hanno detto la loro:
– Assemblea Generale ONU
– Parlamento Europeo
– National Council of Union of Burma : l'ombrello delle  più ampie e rappresentative organizzazioni democratiche birmane.
– Governo Birmano In Esilio

ESTRATTI DA:

3 febbraio 2009
-National Council of Union of Burma

L’Ncub fa appello alla comunità internazionale per un sostegno attivo ai cittadini birmani che soffrono da decenni sotto il brutale regime militare e respingono le false elezioni che la giunta sta usando per  mantenere la dittatura militare in Birmania.
La giunta continua a rifiutare di riconoscere I risultati delle elezioni libere e democratiche del 1990  in cui la NLD ha vinto una vittoria straordinaria e sta usando le elezioni farsa del 2010 per solidificare il suo potere e dargli una facciata civile. Qualsiasi sia la pretesa, l’SPDC non si sta muovendo verso la democrazia e d’altro canto continua a violare viziosamente i principi democratici di base.

20/23 gennaio
Congresso dell’Unione dei Parlamentari Birmani
Risoluzione

L’Unione dei Parlamentari Birmani ritiene che la costituzione del 2008 del regime birmano non porti alla democrazia, non risolva i problemi nazionali o porti pace e prosperità alla nazione. I leader militari dovrebbero rivedere la costituzione insieme alla NLD e agli altri stakeholders in modo che gli emendamenti costituzionali possano essere introdotti in modo da ridurre  il controllo dei militari sui diversi aspetti della vita politica e rimuovere le restrizioni imposte sui diritti fondamentali del popolo di tutte le nazionalità.

18 gennaio 2009
Congresso Lega delle Donne Birmane.

La Lega delle donne Birmane condanna I piani dell’SPDC di tenere le sue “elezioni” nel 2010. le elezioni si basano su una costituzione illegittima  e sosterranno semplicemente il potere militare in modo indeterminato. Le elezioni si tengono a dispetto dei desideri del popolo e saranno un processo totalmente ingiusto. Il congresso ha definito un piano di lavoro per il 2009/10 … durante il periodo 2009/10 la Lega delle donne avrà tra le priorità le attività di opposizione alle elezioni del 2010.

23 Gennaio 2009
Risoluzione Assemblea Generale ONU

(e) l’assenza di una partecipazione effettiva e genuina dei rappresentanti della NLD e degli atri partiti politici  e di alcuni gruppi etnici in un processo di dialogo genuino, la riconciliazione e la transizione alla democrazia; il fatto che i processi politici del paese non sono trasparenti, inclusivi, liberi e equi e che le procedure definite per la stesura della costituzione sono risultati in una esclusione di fatto della opposizione dal processo e la decisione del governo di Myanmar di procedere con il referendum costituzionale in una atmosfera di intimidazione e senza tener conto degli standard internazionali per elezioni libere ed eque nel periodo di una tremenda situazione umanitaria.

19 giugno 2008
Risoluzione del Parlamento Europeo.

Ritiene come fortemente deprecabile che la giunta birmana abbia tenuto un referendum sulla costituzione solo alcuni giorni dopo un cyclone devastante che ha colpito il paese e considera I risultati del referendum completamente senza credibilità.

10 novembre 2008:
Estratto dalle Conclusioni del Consiglio Europeo.

L’Unione Europea sottolinea che le elezioni programmate per il 2010 non avranno nessuna credibilità a meno che le autorità birmane non rilascino incondizionatamente tutti i prigionieri politici, in particolare  Daw Aung San Suu Kyi  ed inizino un processo politico con il sostegno dell’ONU  sulla base di un dialogo inclusivo a lungo termine in cui la opposizione e i gruppi etnici possano partecipare pienamente.

Fonte: Articolo21

18 febbraio 2009

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