250mila bambini soldato!
Nigrizia.it
Oggi 12 febbraio Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato. Particolarmente grave la situazione in Siria, Sud Sudan e Repubblica Centrafricana.
Il 12 febbraio si celebra la Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato: in questa data nel 2002, è entrato in vigore il Protocollo opzionale alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, concernente il coinvolgimento dei minori nei conflitti armati: uno strumento giuridico ad hoc che stabilisce che nessun minore di 18 anni possa essere reclutato forzatamente o utilizzato direttamente nelle ostilità, né dalle forze armate di uno stato né da gruppi armati.
A oggi sono 153 gli stati che hanno ratificato il Protocollo e si sono impegnati a bandire l’uso dei bambini nei conflitti armati. Tuttavia il fenomeno sembra drammaticamente in aumento: nel mondo, sono ancora più di 250.000 i bambini e gli adolescenti arruolati, di cui molte sono bambine. È impossibile fare stime esatte, ma i dati più recenti, se pur approssimativi, sono allarmanti.
L’arruolamento dei minori rappresenta una gravissima violazione dei diritti dei bambini, che vengono privati della loro infanzia. Indifesi e facilmente assoggettabili, i bambini sono più facili da trasformare in soldati leali. Rapiti e allontanati dalle loro case, molti bambini soldato spesso sono sopravvissuti ai massacri delle loro famiglie. Esposti a violenze e atrocità che ne pregiudicano l’intera esistenza, questi bambini vengono costretti a combattere, trasportare rifornimenti, svolgere ruoli di spie o scudi umani. Molte bambine sono abusate come schiave sessuali da parte dei soldati adulti e, quando riescono a fuggire, subiscono i traumi e lo stigma della prigionia nelle milizie armate.
I conflitti in corso, purtroppo, non smentiscono la brutale tendenza all’utilizzo dei bambini tra i ranghi militari, sia di gruppi armati ribelli, che di milizie governative. In Repubblica Centrafricana almeno 6.000 bambini sono coinvolti nei combattimenti, così come in Siria e in Sud Sudan.
La Coalizione italiana Stop all’uso dei bambini soldato – composta da Alisei, Cocis, Coopi, Intersos, Save The Children Italia, Telefono Azzurro, Terre des Hommes Italia e Unicef Italia – nata con l’obiettivo di sensibilizzare e far pressione per la ratifica globale e il rispetto del Protocollo opzionale, lancia oggi il nuovo sito, uno spazio interamente dedicato al tema in cui è possibile trovare news e approfondimenti e una sezione con la documentazione internazionale sul fenomeno.
Fonte: www.nigrizia.it
10 febbraioo 2014