6 settembre 2008: Triste giorno per il disarmo e la non proliferazione
Lisa Clark
I 45 Stati del Nuclear Suppliers Group scardinano il Trattato di Non Proliferazione Nucleare.
Il Gruppo di lavoro sull'Accordo USA-India di Abolition 2000* deplora la decisione dei 45 Stati membri dell'NSG di approvare un'esenzione speciale a favore dell'India dalle proprie norme disciplinanti il commercio di materiali nucleari.
Questo esonero permetterà all'India di partecipare ai commerci internazionali ma, a dispetto di quanto sostenuto dai proponenti, non renderà affatto l'India maggiormente in conformità con le norme che sono tenuti a rispettare gli Stati parte del Trattato di Non Proliferazione.
A differenza di altri 178 Stati, l'India non ha firmato il Trattato per la Messa al Bando delle Sperimentazioni (CTBT). Continua inoltre a produrre materiale fissilee ad incrementare il suo arsenale nucleare. Essendo uno dei soli tre Stati al mondo che non ha mai ratificato il Trattato di Non Proliferazione, l'India non si è mai impegnata a perseguire in buona fede il disarmo nucleare. E rifiuta di accettare le garanzie onnicomprensive poste, come condizione, dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA).
La decisione da parte di questi 45 Stati crea una pericolosa distinzione tra proliferatori "buoni" e "cattivi" e manda segnali contraddittori alla Comunità internazionale per quanto riguarda le norme del TNP. Inoltre, non era certo nel potere dei 45 Stati dell'NSG prendere una decisione su una questione che riguarda da vicino anche altri 140 e più Stati parte del Trattato di Non Proliferazione.
Un piccolo gruppo di Paesi ha tentato di impedire questa decisione, ma ciascuno di essi è stato sottoposto a pressioni pesantissime da parte degli USA, dell'India e di altri Stati. Come ha scritto nelle ore scorse Jayantha Dhanapala, ex Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite (1998-2003) e Presidente della Conferenza di Riesame ed Estensione del TNP nel 1995, in un accorato appello ai rappresentanti riuniti nell'NSG:
"Pressioni brutali ed inaccettabili sono state esercitate sui pochi Stati che si opponevano al testo dell'esenzione per l'India, presentato alla riunione di Vienna…"
L'Ambasciatore Dhanapala si poi rivolto a questi Stati e a tutti gli altri membri dell'NSG affinché "rimangano fedeli ai principi del TNP, resistendo alle pressioni degli Stati militarmente nucleari che perseguono i loro interessi e a quelle dei paesi interessati solo a trarre profitti dall'esportazione di materiali e tecnologie nucleari."
Ha affermato altresì: "Si rischia di scavare una breccia enorme nell'architettura del Trattato di Non Proliferazione: Israele e Pakistan non aspettano altro per trarne vantaggio, a meno che il Congresso o la nuova Presidenza USA non riescano a modificare il testo di questo accordo per garantire la sopravvivenza del TNP oltre il 2010."
Prendiamo atto, con grande sconcerto, del fatto che nessuno dei 45 governi abbia avuto il coraggio di rimanere fedele fino in fondo alla difesa del sistema internazionale di non proliferazione, già sotto attacco da più parti. L'NSG opera per consenso, quindi anche uno solo dei governi avrebbe potuto bloccare questo accordo.
Temiamo che il mondo si dovrà pentire e rimpiangere amaramente questa giornata in cui nemmeno un governo abbia trovato il coraggio di bloccare la folle iniziativa del Presidente George W. Bush e del Primo Ministro Manmohan Singh. La decisione di oggi non rende affatto più semplice la creazione di un mondo libero da armi nucleari. Nonostante ciò, la determinazione del movimento per l'abolizione di questi congegni di morte rimane ferma.
Non ci distrarranno dal nostro impegno.
*Philip White, Coordinator of the Abolition 2000 US-India Deal Working Group
Membro per l’Italia: Lisa Clark, Beati i costruttori di pace / Rete Italiana per il Disarmo ; e-mail: lisa.clark@libero.it
ABOLITION 2000 è una rete globale di oltre 2000 organizzazioni in più di 90 Paesi che si impegna per la ratifica di trattato globale che metta al bando le armi nucleari. Il Gruppo di lavoro sull’Accordo USA-India fu istituito all’Assemblea Generale del maggio 2007 a Vienna.
Per approfondimenti:
www.armscontrol.org
www.unimondo.org
www.disarmo.org