30% di donne nelle istituzioni, un passo avanti
Misna
Il Senato di Kinshasa ha approvato una legge che stabilisce una quota minima del 30% di rappresentanza femminile nelle istituzioni della Repubblica democratica del Congo.
Il Senato di Kinshasa ha approvato una legge che stabilisce una quota minima del 30% di rappresentanza femminile nelle istituzioni della Repubblica democratica del Congo. La notizia, però, è passata quasi inosservata, seppellita sotto il flusso di informazioni che invece riferiscono di violenze e violazioni nell’instabile provincia del Nord-Kivu, ma non solo.
“Abbiamo accolto il voto come un passo in avanti positivo nella lotta per la conquista dei diritti delle donne, che rappresentano più del 50% della popolazione congolese e hanno un ruolo molto attivo nella vita quotidiana del nostro paese, a cominciare dalla gestione della famiglia per arrivare alla promozione della pace” dice alla MISNA Maman Gogo, presidente del Collettivo delle associazioni femminili per lo sviluppo (Cafed), contattata a Goma, capoluogo del Nord-Kivu. A questo punto, però, “bisogna vedere se la legge, una volta in vigore, sarà rispettata da tutti i partner politici – prosegue l’attivista – ma voglio ricordare che l’articolo 14 della nostra Costituzione sancisce già da tempo la parità tra uomini e donne”.
Per quanto riguarderà le cariche nominative, tutte le istituzioni – presidenza, governo e parlamento – dovranno assumere almeno il 30% di donne mentre in caso di cariche elette ogni partito dovrà avere nelle sue liste una quota di 30% di candidate donne. In caso di mancato rispetto della legge, la sanzione prevista consiste nell’annullamento delle nomine o elezioni per riorganizzare l’intera procedura nel rispetto delle quote rosa.
“Le donne hanno un ruolo di primo piano nella prevenzione e la risoluzione dei conflitti, nel consolidamento della pace pertanto è importante che partecipino a tutte le istituzioni che prendono decisioni in questo senso” ha dichiarato Mamie Ngalula Kalala, sconfitta alle legislative di novembre 2011 e ora candidata indipendente molto accreditata nella città di Kananga e nella provincia del Kasai Occidentale che venerdì 16 novembre andranno alle urne per eleggere governatore e vice governatore.
Fonte: http://www.misna.org
13 novembre 2012