250mila bambini soldato!


Nigrizia.it


Oggi 12 febbraio Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato. Particolarmente grave la situazione in Siria, Sud Sudan e Repubblica Centrafricana.


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YAMBIO, SUDAN - JANUARY 13: Simba, 14, one of thousands of children who had been kidnapped by the Lords Resistance Army (LRA) and used as slaves, stands at a half-way house for child victims of the LRA that is run in partnership with Doctors Without Borders (Medecins Sans Frontieres) January 13, 2011 in the town of Yambio, south Sudan. Yambio, a poor and isolated town near the borders of Central African Republic and the Congo, has had a history of conflict due to the presence of the shadowy paramilitary group the Lord’s Resistance Army (LRA) which has terrorized much of the population along the border regions of the three countries. South Sudan, one of the world’s poorest regions, is participating in an independence referendum following a historic 2005 peace treaty that brought to an end decades of civil war between the Arab north and predominantly Christian and animist south. The south is expected to vote around 99 percent to secede from the north which will also give it a majority of Sudan’s oil. The result is expected to split Africa’s largest country in two. Over two million people were killed in the north-south civil war which began in the 1950`s.  (Photo by Spencer Platt/Getty Images)

Il 12 febbraio si celebra la Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato: in questa data nel 2002, è entrato in vigore il Protocollo opzionale alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, concernente il coinvolgimento dei minori nei conflitti armati: uno strumento giuridico ad hoc che stabilisce che nessun minore di 18 anni possa essere reclutato forzatamente o utilizzato direttamente nelle ostilità, né dalle forze armate di uno stato né da gruppi armati.

A oggi sono 153 gli stati che hanno ratificato il Protocollo e si sono impegnati a bandire l’uso dei bambini nei conflitti armati. Tuttavia il fenomeno sembra drammaticamente in aumento: nel mondo, sono ancora più di 250.000 i bambini e gli adolescenti arruolati, di cui molte sono bambine. È impossibile fare stime esatte, ma i dati più recenti, se pur approssimativi, sono allarmanti.

L’arruolamento dei minori rappresenta una gravissima violazione dei diritti dei bambini, che vengono privati della loro infanzia. Indifesi e facilmente assoggettabili, i bambini sono più facili da trasformare in soldati leali. Rapiti e allontanati dalle loro case, molti bambini soldato spesso sono sopravvissuti ai massacri delle loro famiglie. Esposti a violenze e atrocità che ne pregiudicano l’intera esistenza, questi bambini vengono costretti a combattere, trasportare rifornimenti, svolgere ruoli di spie o scudi umani. Molte bambine sono abusate come schiave sessuali da parte dei soldati adulti e, quando riescono a fuggire, subiscono i traumi e lo stigma della prigionia nelle milizie armate.

I conflitti in corso, purtroppo, non smentiscono la brutale tendenza all’utilizzo dei bambini tra i ranghi militari, sia di gruppi armati ribelli, che di milizie governative. In Repubblica Centrafricana almeno 6.000 bambini sono coinvolti nei combattimenti, così come in Siria e in Sud Sudan.

La Coalizione italiana Stop all’uso dei bambini soldato – composta da Alisei, Cocis, Coopi, Intersos, Save The Children Italia, Telefono Azzurro, Terre des Hommes Italia e Unicef Italia – nata con l’obiettivo di sensibilizzare e far pressione per la ratifica globale e il rispetto del Protocollo opzionale, lancia oggi il nuovo sito, uno spazio interamente dedicato al tema in cui è possibile trovare news e approfondimenti e una sezione con la documentazione internazionale sul fenomeno.

Fonte: www.nigrizia.it
10 febbraioo 2014

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