25 ottobre: a Rimini Missione in Festa
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Grande festa, in particolare dei giovani che vogliono “uscire, incontrarsi, abitare il mondo” promossa da Ufficio Missionario e Centri Missionari Emilia Romagna.
Domenica 25 ottobre 2015 l’Ufficio Missionario della Diocesi di Rimini, insieme ai Centri Missionari dell’Emilia Romagna, promuove una grande festa della missione – Missione in Festa – a Rimini.
È una festa di tutti e, in particolare, dei giovani che vogliono “uscire, incontrarsi, abitare il mondo”. Questo il tema che lega tutti i momenti della Giornata e che sarà sviluppato nella Tavola Rotonda del mattino che avrà luogo in Diocesi, Sala Manzoni. Testimoni di Gesù in Africa, in America Latina, in Europa, nel vicino e nel lontano Oriente ci aiuteranno a inquadrare la nostra vita e i nostri progetti in quell’orizzonte di mondialità, che è la condizione e la vocazione del nostro tempo.
Periferie del mondo, dialogo Interreligioso, salvaguardia del Creato, sguardo dall’Africa, questi i temi che affronteremo.
Dalla Sala Manzoni ci sposteremo, accompagnati dai ritmi e dalle percussioni del CARI – Coro Africano RIminese – all’Istituto delle Maestre Pie dove, dopo un veloce pranzo, avrà inizio il nostro “Mondo Diverso”.
Oltre 40 stand di enti e associazioni che si occupano di missione, equità, giustizia sociale, 3 mostre – Don Oreste, Missione Diocesana in Albania, Padre Badiali -, testimonianze, libri – la EMI sarà con noi -, riviste missionarie, favole cantate, concerto del CARI e, tanto altro ancora.
L’incontro si concluderà alle 16:30 con la celebrazione eucaristica in Duomo, presieduta da Mons. Lambiasi e da Mons. Pizzi, Vescovo di Forlì-Modigliana, responsabile Missio Emilia-Romagna.
Un segnale importante per la nostra Diocesi che, grazie al nostro Vescovo Lambiasi, sta muovendo i primi passi della missione diocesana. Un’occasione unica per conoscere esperienze, realtà e persone.
Non possiamo restare chiusi nei nostri confini, coltivare i nostri piccoli interessi, continuare nelle solite pratiche come se il mondo non avesse bisogno di noi e noi del mondo: “Tutti siamo invitati ad accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie” ci dice nella Evangelii Gaudium papa Francesco, come anche nella più recente enciclica, Laudato si’, ci chiede di “proteggere la casa comune” e di “unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare”.
Questo slancio di speranza ci spinge a incontrare gli altri, schierandoci dalla parte dei poveri, degli esclusi dalla società del benessere e dal mercato globale, in dialogo e in collaborazione con tutte le persone di buona volontà.
“Abitare il mondo” significa restare radicati nel proprio ambiente e, allo stesso tempo, aperti a tutto ciò che ci raggiunge nel tempo della globalizzazione, con la capacità di discernere, alla luce della Parola, ciò che produce vita da ciò che è morte.
Per informazioni Don Aldo Fonti 345 5155888