2 giugno: controproposte e critiche
Adnkronos
L’amaro commento di Flavi Lotti: E’ finito il tempo in cui le forze armate erano il simbolo del Paese.
Che Festa della Repubblica sarebbe senza la sfilata militare ai Fori Imperiali? Per le associazioni pacifiste la risposta è semplice: “sarebbe un 2 giugno migliore”, e qualcuno rilancia anche una ‘controproposta’ per celebrare la festa dell’Italia. Come la Rete italiana per il disarmo, che si prepara a celebrare alcune iniziative in risposta alla tradizionale parata militare.
“Per noi il 2 giugno si celebrerà con due eventi”, dice all’Adnkronos Francesco Vignarca, coordinatore dell’organizzazione. “Prima di tutto – spiega Vignarca – ci sarà l’incontro a Roma degli operatori del Servizio civile, esempio di difesa non violenta, con la Presidente della Camera Laura Boldrini. Contemporaneamente, un evento a Verona di chiusura della campagna di iniziativa legislativa” promossa dall’organizzazione. La Rete nazionale del disarmo ha appena concluso “una raccolta di 50mila firme per una legge di iniziativa popolare che sarà annunciata al Parlamento il 3 giugno, con l’obiettivo di istituire un Dipartimento della Difesa non violenta e non armata”.
Secondo Vignarca è infatti necessaria una “rappresentanza istituzionale della difesa non armata, diritto sancito da alcune sentenze della Corte costituzionale e che prevede l’uso di metodi come l’obiezione di coscienza, i corpi civili di pace e il servizio civile”. Il 2 giugno è la festa della Repubblica, “che ha dei principi – continua il coordinatore – non del tutto applicati, come la difesa non violenta. Non sono le forze armate il pezzo più importante della Difesa, ma le persone che ogni giorno fanno welfare, sanità e istruzione”.
Infine, nel mirino delle associazioni rimane il problema dei costi della parata militare. “Continuiamo a sottolineare il problema economico della parata, che costa centinaia di migliaia di euro inutilmente, ma quest’anno non vogliamo solo criticare: facciamo proposte, come la celebrazione dei ragazzi e ragazze del Servizio civile”, conclude Vignarca.
Della stessa idea anche Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace. “Per il 2 giugno non abbiamo in programma iniziative – spiega all’Adnkronos – ma il nostro resta un amaro commento. Speravamo che con la crisi economica e le emergenze in corso le forze armate risparmiassero sulle celebrazioni. Ci sono stati anni in cui la parata non si è fatta, dobbiamo domandarci quale sia il modo migliore per festeggiare la Repubblica. E’ finito il tempo in cui le forze armate erano il simbolo del Paese”, aggiunge. “Ci sono sprechi ancora peggiori, ma nelle famiglie in crisi si risparmia anche il singolo euro”.
“Oggi qualsiasi soldo dovrebbe essere diretto agli anziani che vivono da soli, alle persone umiliate che fanno la fila alla Caritas, a quelli che hanno perso il lavoro”, aggiunge Lotti. “Dovremmo imparare dallo stile di papa Francesco, che sta reinventando un utilizzo sociale dei servizi del Vaticano”, conclude.
Fonte: http://www.adnkronos.com
29 maggio 2015